DANIELE PETRONE
Cronaca

Cieco ignorato alle Poste Chiede aiuto per una firma Ma la gente in fila dice no

La storia di Renato Arrigoni: "Sono andato per cambiare una sim difettosa. Avevo bisogno di due testimoni, nessuno ha accettato. Mi sento discriminato". . . .

Cieco ignorato alle Poste  Chiede aiuto per una firma  Ma la gente in fila dice no

Cieco ignorato alle Poste Chiede aiuto per una firma Ma la gente in fila dice no

di Daniele Petrone

"Sono cieco, qualcuno può aiutarmi a mettere una firma?". In cambio non ha ricevuto alcuna risposta Renato Arrigoni, 68 anni, non vedente, protagonista a suo malgrado di una vicenda che lascia l’amaro in bocca. "L’indifferenza è una brutta bestia. Ma in che mondo siamo?". L’uomo, milanese di nascita, ma che vive da vent’anni in centro a Reggio dove ha lavorato per anni negli uffici dell’ex Tnt, ha avuto un problema con una scheda sim di Poste Italiane. "È difettosa, non prende mai la linea tanto da non riuscire neppure a contattare il servizio clienti – racconta Renato – Così venerdì mattina sono andato a chiedere un cambio nell’ufficio postale di viale Timavo".

Ma gli impiegati della filiale non hanno potuto consegnargli la nuova scheda. "Ero con un’accompagnatrice, ma non bastava – spiega Renato – Avevo bisogno di un’altra persona che firmasse per me. Perché a causa della mia cecità, non riesco a scrivere il mio nome nello spazio apposito nei documenti". La legge infatti dice che per i non vedenti servono due testimoni quando si tratta di firmare documenti di carattere legale (mentre per altri di minor entità, si può apporre una croce) come nel caso delle sim alle Poste.

"A quel punto – continua Renato – mi sono girato e ho chiesto alle persone che erano in attesa se ci fosse qualcuno che potesse fare una firma per me (le impiegate ovviamente non possono farlo, ndr). C’era circa una cinquantina di persone, ma nessuno ha risposto. Sono stato ignorato". Renato le ha provate tutte: "Ho fatto una videochiamata con il mio curatore, ma niente da fare. La direttrice non ha voluto sentire ragioni e non ha neppure parlato con lui. Sto meditando di sporgere denuncia ai carabinieri. L’altro accompagnatore che solitamente mi segue, è andato in ferie. E poi a me costano fino a 15 euro l’ora. Vi sembra giusto che per andare a risolvere un disservizio, io debba rimetterci? E ora ho difficoltà a telefonare, sono isolato... Proverò a tornare lunedì (domani, ndr) con due persone, sperando di trovarle...".

Poste Italiane fa sapere che "è impegnata da sempre nel sostegno dei valori della diversità e dell’inclusione e assicura a tutti i cittadini il massimo supporto in ogni sede del territorio nazionale. Il direttore e tutto il personale dell’ufficio postale di via Timavo sono vicini al signor Arrigoni per l’accaduto e restano a disposizione per trovare insieme una possibile soluzione".