Cingolani: "Auto elettriche? Avanti così e chiudiamo la Motor Valley"

Il ministro ’tecnico’ scelto da Draghi piccona le hypercar (come la Silk-Faw): "Impossibile riconvertire 200mila lavoratori"

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"Se tutte le case automobilistiche d’Italia devono passare al full electric, la Motor Valley la chiudiamo...". Insomma, elettrico, ma non troppo. A suonare l’allarme è il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani (foto) che senza mezze misure – durante la XIX edizione del seminario in streaming ‘Symbola’ dal titolo ‘Transizione verde e gusto del futuro per una nuova Italia’, ha parlato anche del – è intervenuto sull’elettrificazione delle auto, toccando (seppur non esplicitamente) l’approdo di Silk-Faw che produrrà le hypercar di lusso elettriche al 100% a Reggio e più in generale nella valle dei motori emiliano-romagnola. "In questi giorni stiamo parlando con il settore automotive, ed è chiaro che c’è una grandissima opportunità nell’elettrificazione – ha detto il ministro – Ma ieri è stato comunicato dalla Commissione Ue che anche le produzioni di nicchia, come Ferrari, Lamborghini, Maserati, McLaren, dovranno adeguarsi al 2030 al full electric. Questo vuol dire che la Motor Valley la chiudiamo. Se noi oggi pensassimo di avere una penetrazione del 50% di auto elettriche, non avremmo nemmeno le materie prime per farlo, né la grid per gestirlo". Infine ha concluso: "Quello su cui vedo delle difficoltà in più è sulla riconversione, senza fare troppe vittime e mettere 200mila famiglie per strada, di certi comparti industriali che, se la transizione non è fatta bene, pagheranno un prezzo enorme...".

Cingolani è un ministro ‘tecnico’ scelto dal neo Premier Mario Draghi. Questo per dire quanto sia ampio lo ‘scollamento’ con la politica: a favorire l’insediamento della joint venture cino-american Silk-Faw, in pompa magna, è stato Manlio Di Stefano, sottosegretario del ministro Luigi Di Maio...

dan. p.