Cinque fratelli positivi: tre scuole a rischio

Oltre 100 persone in isolamento nella Bassa, a Reggiolo già iniziati i tamponi. Ilenia Malavasi: "Agito con tempestività, sono fiduciosa"

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di Giulia Beneventi

Quattro classi della bassa reggiana si stanno sottoponendo al test del tampone, dopo che ieri sono stati riscontrati cinque casi di positività su studenti appartenenti allo stesso focolaio famigliare. La notizia è stata riferita dall’Ausl locale in una nota che riporta anche i tre istituti coinvolti: il professionale Carrara di Novellara, l’istituto comprensivo di Reggiolo e il tecnico statale Einaudi di Correggio. Dopo il tampone positivo del padre, l’esame è stato esteso all‘intera famiglia composta in tutto da otto persone (i fgigli sono sei ma la più grande non frequenta le scuole), che sono risultate positive al virus pur non presentando nessun sintomo.

Immediato l’isolamento domiciliare per tutta la famiglia e, nel frattempo, le scuole hanno agito secondo la prassi insieme al sistema sanitario locale, avvertendo le famiglie di tutti gli altri studenti. Comprendendo anche il personale docente si stimano quasi cento persone, quindi, che a nemmeno una settimana dall’inizio della scuola rimangono in attesa di conoscere gli esiti dei tamponi. Da questi dipenderanno poi le misure di rientro a scuola per le classi coinvolte: i bambini che risulteranno negativi al tampone, a riferirlo è il Comune di Reggiolo, potranno già da lunedì tornare in aula e seguire le lezioni.

Qui, a Reggiolo, dei cinque casi di positività riconosciuti ieri nel bollettino dell’Ausl due riguardano altrettanti bambini che frequentano l’istituto comprensivo, uno in quarta elementare e l’altro in prima media. In tutto sono invece 45 i compagni di classe per cui sono stati attivati in loco i controlli sanitari.

Nel pomeriggio di ieri, alla Casa della salute di Reggiolo, è subito diventato operativo un punto dedicato al test dei tamponi su tutti gli alunni e gli insegnanti interessati da un possibile contagio.

"È normale – ha commentato il sindaco, Roberto Angeli – che ci sia molta preoccupazione. Nonostante questo, la rapidità d’intervento e rilevazione di un eventuale focolaio fa sempre la differenza e permette di organizzare al meglio i servizi, compresi quelli scolastici. Tutto questo ci allerta sul fatto che la diffusione del Covid non è cessata, ma le azioni messe in atto tutelano al massimo la salute dei cittadini e sono determinanti per il futuro".

"Sono assolutamente fiduciosa sul fatto che si sia agito con la massima tempestività ed efficacia - ha commentato Ilenia Malavasi, sindaca di Correggio e vice presidente della Provincia -. Dobbiamo abituarci a gestire casi dentro le scuole, come potrebbe anche essere nei luoghi di lavoro o familiari e amicali. Eravamo consapevoli che fosse necessario farsi trovare pronti di fronte a evenienze come questa, attivando le procedure necessarie. Non è neanche la prima volta che succede, in questa provincia. Ora la situazione è in mano all’igiene pubblica, che darà tutte le indicazioni conseguenti".