Circoli Arci nel dramma Parte la raccolta fondi

Catellani: "Aiutateci a sostenerli attraverso la tessera soci o una erogazione". Domani (in diretta streaming) viaggio tra i locali insieme a diversi personaggi

Migration

I circoli Arci stanno vivendo una fase drammatica. Dopo un anno di chiusura e centinaia di eventi annullati sono fortemente provati dalla pandemia.

L’Arci di Reggio ha lanciato proprio in questi giorni la campagna di raccolta fondi ’Adotta un circolo’ con l’obiettivo di sostenere quelli della provincia attraverso la tessera Arci o una erogazione liberale. "Adottare un circolo - spiega Daniele Catellani, presidente dell’Arci di Reggio - significa aderire a una campagna di mobilitazione che intende preservare un tessuto sociale insostituibile composto da tre generazioni di volontari al servizio della comunità locale. E’ solo grazie alle socie e ai soci che possiamo immaginare un futuro di partecipazione, socialità e solidarietà. Le realtà associative del nostro territorio sono un patrimonio sociale che rischia di mutare profondamente e in alcuni casi scomparire. Per un’Arci attiva e resistente, chiediamo di adottare il circolo preferito. Un’adozione simbolica per testimoniare l’affetto che lega il territorio ai circoli presenti da sempre in maniera capillare in ogni quartiere e in ogni paese della nostra provincia".

Domani alle 18,30 dalla pagina Facebook dell’Arci di Reggio Emilia andrà in onda, in diretta streaming, un viaggio tra i circoli per capire che cosa ha significato quest’anno di chiusura per le comunità locali e per i volontari. Insieme a loro interverranno Paolo Nori, Max Collini, Mara Redeghieri, Cromo Byron, Illo Gradellini e la scuola di musica Cepam con testimonianza e regalando un segno della loro arte. E’ possibile “adottare un circolo” dal siti www.adottauncircolo.it o www.arcire.it

"La rete Arci sul territorio reggiano - si legge in un comunicato - è tra i più diffusi e radicati del paese, con oltre 130 associazioni e più di 40mila soci, e rappresenta uno dei segni più importanti e riconoscibili della nostra terra. Nonostante tutte le difficoltà della pandemia, nel corso del lockdown molti circoli e centri sociali si sono resi protagonisti di iniziative di solidarietà rappresentando spesso un punto di riferimento importante nelle comunità. Decine di volontari hanno attivato servizi di spesa a domicilio, contribuito alla distribuzione delle mascherine sul territorio, organizzato l’acquisto e la consegna di pacchi alimentari. Tutto questo attraverso l’autorganizzazione volontaria e sempre al servizio della comunità e del territorio".