Nuova linfa a Cerreto Alpi, lo storico borgo vicino alle sorgenti del Secchia e all’ombra del monte Casarola dove lo scrittore e cineasta Cesare Zavattini trascorreva spesso le vacanze presso la sorella Tina che aveva sposato un Sentieri del luogo: una coppia di giovani, con radici locali, dopo aver rimesso in ordine il circolo multifunzionale di Cerreto Alpi, intende promuovere iniziative. Alcune, i due ragazzi le hanno già messe in campo con successo l’estate scorsa, per ridare vita al paese e alla montagna che amano e dove hanno scelto di vivere in una dimensione più umana. Presidente del Circolo di Cerreto Alpi è Mariano Scala di 34 anni e la gestione è stata affidata alla sua fidanzata Rebecca Zaccaria di 21 anni. Sono entrambi originari dell’Appennino emiliano dove intendono costruire il loro futuro in un paese che oggi conta circa una cinquantina di abitanti. "La mia fidanzata Rebecca, residente a Cerreto, ha deciso assieme a me di gestire il Circolo – afferma Mariano Scala – dal momento che si è presentata l’occasione, ci siamo impegnati insieme: lei lo gestisce e io faccio le veci del presidente per la preparazione di eventi, iniziative e gestione assieme agli altri consiglieri e al vicepresidente Renato Farina, persona preziosa che aiuta tanto con una gestione meticolosa e condotta molto bene. La scelta di restare a Cerreto Alpi e di provare a portare avanti un’attività in questi luoghi è nata dal legame con il territorio e dalla volontà di garantire un servizio fondamentale per la società, per le persone di questo piccolo borgo, dal momento che questo Circolo, oltre al solito servizio del bar, garantisce l’attività di una piccola bottega di paese dove gli abitanti trovano sempre prodotti vari, quelli di prima necessità".
La giovane coppia ha approfittato del nuovo bando emesso dal Comune di Ventasso, che ringrazia, relativo alla sistemazione e restauro della sala sottostante il locale del Circolo che avrà appunto un ruolo di ‘sala polifunzionale’, condivisa con l’Uso civico di Cerreto Alpi e Cerreto Laghi. Questa sala offre nuove possibilità di utilizzo per eventi e iniziative invernali, importante perche l’inverno a Cerreto Alpi dura anche 10 mesi l’anno e l’estate, salve le ultime stagioni, è breve. "Attualmente io lavoro a Febbio di Villa Minozzo come caposervizio degli impianti di risalita, ma abitando al Cerreto ed essendo legato a questo paese – precisa Mariano Scala – mi sono preso l’impegno pur considerando la distanza di un’ora e venti di strada in macchina. L’estate scorsa, nel periodo di punta, facevo avanti e indietro tutte le sere: di giorno lavoravo a Febbio e di sera tornavo a Cerreto Alpi per seguire le iniziative estive, in primis ‘La nottescura’, ripartendo di buon mattino per essere sul lavoro a Febbio, vivendo così due realtà completamente diverse. Un sacrificio che quasi non pesa per l’attaccamento al territorio e alle nostre realtà. Del resto lo sappiamo tutti ormai che vivere in montagna significa sacrificio e disagio, per cui ci vuole spirito di iniziativa e, soprattutto, inventiva per cogliere ogni opportunità con spirito di adattamento. Noi curiamo anche il campo sportivo dove ospitiamo squadre giovanili per allenamenti, oltre a gestire il gioco delle bocce, perché in montagna le società stanno insieme, non sono mai concorrenziali tra loro. Speriamo che il nostro impegno possa essere un piccolo esempio per i pochi giovani rimasti in questi paesi di montagna, serva a spronarli e a incoraggiarli nella ricerca di iniziative per creare nuova occupazione qui in montagna, nonostante tutto".