Va in scena l’ennesima puntata della saga “tenta di introdurre un coltello in tribunale”. Protagonisti gli attentissimi ed efficienti addetti alla sicurezza all’ingresso del palazzo di Giustizia; i carabinieri del Comando di Corso Cairoli; infine, una donna di 52 anni, residente in città.
E’ successo venerdì mattina all’ingresso del Tribunale. Il percorso è obbligato: bisogna scendere, accodarsi e successivamente passare i controlli in ‘stile aeroporto’. Da un lato, vanno depositati gli oggetti metallici, cellulari ed effetti personali; oltre che giacche e borse.
In quel frangente le guardie giurate controllano il passaggio degli oggetti al metal detector. Ed ecco che puntualmente, qualche ‘furbetto’, ci lascia qualcosa. A volte sono liquidi che non si possono introdurre nel perimetro del palazzo. Vengono lasciati all’ingresso per poi essere restituiti all’uscita; altre volte sono ‘armi’. Coltelli per lo più. Una signora 52enne, come detto, ha ‘dimenticato’ - ma sarà poi così davvero? - un coltello lungo 15 centimetri con 6 di lama nella borsa. Puntuale la segnalazione delle guardie all’ingresso ai carabinieri del comando di Corso Cairoli.
La donna, come da prassi, è stata fermata, accompagnata all’ingresso e successivamente portata al comando stesso, dove i militari procedevano al sequestro dell’arma, e a denunciare, a piede libero, la donna per il reato, appunto, di porto abusivo di armi.