Col rincaro delle materie prime le ricostruzioni restano in stallo

Il rincaro delle materie prime e delle spese generali sta provocando parecchie preoccupazioni in merito al proseguimento dell’iter di progetti legati a strutture e opere pubbliche che si ritenevano ormai finanziate in modo certo, anche dalle risorse del Pnrr. E l’emergenza sanitaria non ha certo aiutato l’avanzamento di progetti e cantieri.

Accade anche a Reggiolo, dove restano da completare le pratiche su sessanta edifici privati, di cui il 50% nella fase conclusiva. Il problema rischia di coinvolgere anche la ricostruzione post terremoto di edifici pubblici di Reggiolo. L’avvio dei lavori alla scuola media Umbertina, in centro storico, rischia uno stop dopo che l’impresa che si è aggiudicata la gara d’appalto ha chiesto una sospensione contrattuale per verificare l’evoluzione della situazione dei prezzi.

Lo stesso potrebbe accadere per i lavori alla Rocca, al teatro Rinaldi, alla chiesa di San Venerio. E non è solo Reggiolo a rischiare contraccolpi negativi: già da tempo diverse amministrazioni comunali, anche reggiane, hanno chiesto alla Regione Emilia-Romagna dei provvedimenti per sbloccare questa situazione di stallo che sta ritardando le procedure di costruzione e ristrutturazione di importanti opere pubbliche.

Purtroppo, ci sono progetti destinatari di risorse già fissate, ma che con l’aumento dei costi generali rischiano di avere bisogno di ulteriori fondi per poter essere ultimati. E Reggiolo vorrebbe completare la ricostruzione post sisma entro il 2024.

a.le.