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Coldiretti: "Bisogna coniugare la produttività al benessere fisico"

"Coniugare l’aspetto economico e produttivo con il benessere e la sicurezza del lavoro è decisamente una priorità". È con queste...

Matteo Franceschini, il presidente di Coldiretti Reggio Emilia

Matteo Franceschini, il presidente di Coldiretti Reggio Emilia

"Coniugare l’aspetto economico e produttivo con il benessere e la sicurezza del lavoro è decisamente una priorità". È con queste parole che Coldiretti Reggio Emilia commenta la recente ordinanza regionale che, nei giorni di caldo estremo, vieta il lavoro all’aperto dalle 12,30 alle 16 nei settori più esposti dell’agricoltura, florovivaismo, edilizia e logistica.

Una misura accolta positivamente dall’organizzazione di rappresentanza degli agricoltori, che sottolinea come l’ondata di caldo sia arrivata in anticipo e come la tutela dei lavoratori sia fondamentale.

"Oltre alle consuete attività che si svolgono durante tutto l’anno, nel periodo estivo si aggiungono intense attività stagionali come la raccolta della frutta, anche all’interno dei tunnel, delle orticole, il taglio del fieno e la mietitura dei cereali – spiega Coldiretti –. È dunque importante adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare rischi alla salute legati al caldo torrido come l’utilizzo dei dispositivi di protezione e l’organizzazione del lavoro in fasce orarie meno calde".

Stando a quanto riferito, le aziende del territorio si sono già organizzate: "Abbiamo informato tutti i nostri associati dell’ordinanza regionale e ricordato le indicazioni utili. Le nostre aziende hanno attivato le misure necessarie creando apposite zone ombreggiate, protezione del capo, fornitura di acqua, scelta di fasce orarie meno calde per affrontare il momento particolarmente delicato".

Ma le precauzioni non finiscono qui: "L’attenzione è rivolta anche al bestiame. Da giorni ormai nelle stalle sono scattate le misure anti afa con ventilatori, doccette e gli abbeveratoi che lavorano a pieno ritmo. Ogni bovino ha più che raddoppiato la propria razione di acqua arrivando a bere sino a 200 litri al giorno, contro i 70 dei periodi più freschi. Ventilatori accesi anche negli allevamenti di maiali che hanno una temperatura ideale di 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano ad entrare in sofferenza".