Comall, il caso in consiglio. Fiom: "Gesto importante"

Lunedì è stato approvato un ordine del giorno di solidarietà ai lavoratori . Vecchi (Cgil): "Mantenere la produzione sul nostro territorio è interesse di tutti".

Comall, il caso in consiglio. Fiom: "Gesto importante"

La nuova proprietà ha detto di voler trasferire 60 dipendenti (su 70) nel riminese

"Questa presa di posizione del Consiglio comunale dimostra che il mantenimento della produzione sul nostro territorio è interesse di tutti: dei lavoratori e del sindacato in primis, ma anche di partiti e istituzioni locali". Così Simone Vecchi, segretario della Fiom-Cgil di Reggio, commenta l’approvazione di un ordine del giorno di solidarietà ai lavoratori della Comall, avvenuta lunedì scorso in sala del Tricolore. Nell’azienda con sede nella frazione di Sesso, infatti, la nuova proprietà del gruppo Fom ha annunciato di voler trasferire nel riminese circa 60 dipendenti sui 70 totali.

Una sorta di "licenziamento mascherato" per il sindacato. Il segretario della Camera del lavoro, Cristian Sesena, sempre lunedì ha voluto testimoniare la vicinanza agli operai partecipando ad un’assemblea che si è svolta sotto la pioggia. Intanto, in attesa dell’incontro tra le parti del 29 ottobre, la Fiom ha proposto una sorta di tregua, comunicando all’azienda il congelamento delle iniziative di lotta per agevolare la trattativa, a patto però che l’azienda in questi giorni rinunci a spedire e inviare camion all’unità produttiva reggiana.

Le ’tute blu’ stanno quindi operando in maniera ordinaria, ma avvisano che una eventuale rottura del patto aprirebbe una escalation di mobilitazione "dentro e fuori i confini della provincia". Sui trasferimenti "la nuova direzione aziendale ha preso una posizione a nostro avviso affrettata, sottovalutando l’impatto sulla vita delle persone e la loro legittima reazione, senza aver fatto i dovuti approfondimenti, probabilmente come conseguenza della grave crisi causata dal precedente management", afferma il funzionario Fiom Alessandro Malagoli.