Come dovrebbe essere il ’Museo Pasolini’

A pochi mesi dal centenario dalla nascita del grande artista poliedrico. Ascanio Celestini porta sul palco le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto

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Stasera alle 20,30 al teatro di Correggio la stagione di spettacoli prosegue con "Museo Pasolini" con Ascanio Celestini.

Come ricordiamo le più importanti personalità della storia culturale contemporanea? A pochi mesi dall’inizio delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Pierpaolo Pasolini, a questa domanda sembra rispondere Celestini, concentrandosi sulla sua figura.

"Museo Pasolini" è un museo immaginato attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicoanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che l’hanno conosciuto. Pasolini ha raccontato cosa è successo nel nostro Paese in tutti questi anni. Ma, alla fine, qual è il pezzo forte di Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale oggetto dovremmo impegnarci a acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio.

In questo spettacolo Celestini si interroga su un ipotetico, possibile, auspicabile "Museo Pier Paolo Pasolini". "Secondo l’International Council of Museums, le cinque funzioni di un qualsiasi museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione.

Come potrebbe essere un Museo dedicato a Pasolini? In una teca – dice l’attore – potremmo mettere la sua prima poesia, di quei versi resta il ricordo di due parole, "rosignolo" e "verzura". È il 1929, lo stesso anno in cui Mussolini firma i Patti Lateranensi e in cui Gramsci comincia a scrivere i Quaderni dal carcere". Biglietti da 16 a 22 euro.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522-637813 (e-mail: info@teatroasioli.it).

a.le.