Il cda di Comer Industries, società con quartier generale a Reggiolo, si è riunito ieri per esaminare e approvare gli indicatori finanziari consolidati al 30 settembre 2024, non soggetti a revisione contabile. Nei primi nove mesi dell’anno in corso il Gruppo ha raggiunto ricavi da vendita per 744,4 milioni di euro (erano 952,2 nei primi nove mesi del 2023), Ebitda di 124,3 milioni (158,9) con un’incidenza sui ricavi consolidati pari al 16,7%, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, un indebitamento finanziario netto di 111,3 milioni, distribuendo dividenti per 35,8 milioni (erano 21,1 milioni nel 2023). "Chiudiamo il terzo trimestre con un risultato in linea con quanto previsto – commenta Matteo Storchi, presidente e Ceo di Comer Industries – sia per i ricavi sia per quanto riguarda la marginalità. I progetti di integrazione ed efficientamento continuano, rimaniamo positivi per il futuro confermando, in un contesto sfidante, gli investimenti pianificati per perseguire obiettivi e strategie di medio e lungo termine. La crescita sostenibile deve rimanere il focus principale del nostro percorso". Nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, il Gruppo ha realizzato ricavi delle vendite in diminuzione del 21,8% rispetto ai primi nove mesi del 2023 (di cui 0,5% per effetto dei tassi di cambio), principalmente a causa della diminuzione della domanda del mercato agricolo. Un settore, questo, che ha registrato una contrazione del 31,8% rispetto ai primi nove mesi del 2023, per una debole domanda degli agricoltori, preoccupati principalmente dai bassi prezzi di vendita dei loro prodotti e dall’aumento dei costi di produzione. Il settore industriale risulta penalizzato da un peggioramento del contesto macroeconomico in Europa.
a. le.