Reggio Emilia, Comune perde causa di lavoro e risarcisce oltre 560mila euro

E' la somma versata nel 2021 agli eredi di un ex dipendente morto nel 2019. Ma ora il Comune chiede alla Regione (ritenuta in Appello corresponsabile) il 'rimborso' di metà della cifra

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Reggio Emilia, 20 aprile 2022 - Un maxi risarcimento di 566.000 euro per una causa di lavoro. E' la somma versata nel 2021 dal Comune di Reggio Emilia che ora chiede alla Regione (non chiamata in causa nel primo grado di giudizio e condannata nel secondo) di "smezzare". E' quanto si legge in un recente atto dirigenziale degli uffici di piazza Prampolini relativo alla causa intentata da un ex dipendente, deceduto nel 2019, che sosteneva di aver contratto una malattia professionale per l'attività lavorativa svolta dal 1967 al 1989 alle dipendenze degli Istituti Ospedalieri Neuropsichiatrici San Lazzaro di Reggio Emilia (poi divenuti Unità Sanitaria Locale 9 di Reggio Emilia).

Nel contenzioso sorto con gli eredi, a gennaio dell'anno scorso, il tribunale di Reggio (sezione Lavoro) ha condannato l'amministrazione, che ha versato alla controparte la somma dovuta. La sentenza rigettava invece le domande proposte dal ricorrente nei confronti delle altre parti convenute (Regione e Ausl).

Il Comune di Reggio ha però impugnato la sentenza davanti alla Corte d'Appello di Bologna che, il 22 febbraio scorso, ha riconosciuto la "concorrente responsabilità della Regione Emilia-Romagna nella causazione della malattia professionale contratta dall'originario ricorrente". In virtù di tale verdetto il Comune ritiene ora di avere "titolo per farsi rimborsare dalla Regione il 50% delle somme versate per il risarcimento e per le spese del giudizio di primo grado", per un ammontare di quasi 292.000 euro.