Concerto ispirato alle Br, indagati Vicini e la band P38

Reggio Emilia: avvisi di garanzia al presidente del circolo Arci Il Tunnel e ai componenti del gruppo che sono però ancora da identificare

Marco Vicini, presidente del circolo Arci Il Tunnel dove si è tenuto il concerto

Marco Vicini, presidente del circolo Arci Il Tunnel dove si è tenuto il concerto

Reggio Emilia, 6 maggio 2022 - Sono indagati per istigazione a delinquere Marco Vicini, presidente del circolo Arci ‘Il Tunnel’ di Reggio e i componenti (che risultano ancora ignoti e da identificare dal momento che si esibiscono con un passamontagna che copre loro il volto) della band ‘P38-La Gang’ che nei loro testi rievocano le Brigate Rosse. Gli avvisi di garanzia sono stati inviati oggi dalla Procura dopo l’inchiesta lampo (ma non ancora chiusa) della Digos sui fatti del primo maggio scorso, quando il gruppo musicale trap-rap è stato invitato a esibirsi per un concerto nello storico locale di via del Chionso nell’ambito della ricorrenza dei lavoratori e dell’iniziativa ‘Festa dell’Unità Comunista”.

Sul palco erano saliti con la bandiera delle Br.

La band è stata denunciata anche a Pescara – dove hanno preso parte ad un altro live – per apologia. Nata nel 2020, si esibisce in anonimato, coi componenti che indossano un passamontagna bianco e si autodefiniscono "trapper brigatisti". Tra marzo e aprile ha suonato in diverse città italiane - Roma, Firenze, Bergamo, Padova, Bologna e Pescara.  Tra i titoli delle canzoni spiccano 'Renault', con la barra 'Zitto Zitto pagami il riscatto, zitto zitto sei su una R4...', rimandando all'immagine dell'auto rossa nella quale venne trovato Moro.

L'episodio di Reggio Emilia ha provocato anche lo sdegno di Lorenzo Biagi, figlio del giuslavorista Marco ucciso dalle Nuove Br a Bologna nel 2002. T