Condannato a 3 anni e otto mesi per la rapina alla farmacia di Pieve

L’uomo, 43 anni, tossicodipendente, ha pianto e si è detto pentito

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Ha pianto e ha espresso il desiderio di rivedere i figli: "Sono molto pentito per quello che ho fatto". Lui, un 43enne, aveva messo a segno una rapina il 3 gennaio nella farmacia ‘Pieve Modolena’: tra le aggravanti, oltre al fatto di averla commessa in orario di chiusura e alla recidiva, il pm Maria Rita Pantani aveva contestato il travisamento con cuffia e mascherina chirurgica. Lui era entrato poco dopo le 18 nell’attività di via Fratelli Cervi: simulando di avere un’arma nel giubbotto, il 43enne aveva arraffato tremila euro, per poi scappare prima in bici e poi su un autobus. La polizia di Stato, visionando le telecamere, lo aveva poi identificato in un uomo noto come consumatore di droga. Per lui il pm ha chiesto 4 anni e 6 mesi di pena, mentre l’avvocato difensore Annalisa Bassi il minimo della pena. All’esito del rito abbreviato il gup Luca Ramponi ha deciso una condanna di 3 anni e 8 mesi. Il 43enne ha reso spontanee dichiarazioni, ammettendo l’episodio e giustificandosi con la perdita del lavoro e anche problemi causati dall’ex compagna. Si è anche detto disponibile a risarcire i danni. L’uomo è agli arresti domiciliari: per lui la difesa intende chiedere la revoca della misura e poi una misura alternativa perché possa andare a lavorare. E così ricostruirsi una vita.

al.cod.