Condannato per stalking alla vicina

Gli veniva contestata la violenza sessuale per un palpeggiamento. Reato derubricato

Assolto dall’accusa di violenza sessuale, consistita in un palpeggiamento. Condannato a un anno e due mesi per stalking e lesioni, e a risarcire la parte civile di 1.500 euro. È il verdetto emesso dal collegio dei giudici – presieduto da Cristina Beretti – per un 54enne denunciato dalla vicina di casa. Per lui il pm Pantani aveva chiesto 4 anni e 10 mesi. La donna, una 40enne marocchina costituita parte civile attraverso l’avvocato Mario Di Frenna, aveva sostenuto che lui, dopo essersi trasferito nel condominio, avesse iniziato a rivolgerle sguardi insistenti, frasi del tipo ‘Perché non mi parli?’, poi insulti pesanti e sputi. Poi, il 10 luglio 2021, l’episodio clou: lui le avrebbe contestato di aver lasciato aperta la porta del cancello aperta per l’ennesima volta e poi l’avrebbe fermata in bici nel cortile, palpeggiandole il seno, trattenendole il braccio e dandole uno schiaffo. Il legale difensore Andrea Mazzacani ha contestato il fatto che lei non avesse accennato all’abuso sessuale nè in fase di denuncia, nè parlando col suo legale, e neppure quand’era stata sentita una terza volta. La 40enne aveva rimarcato di averne parlato solo dopo, davanti ad agenti donne della questura con cui si era sentita a proprio agio. L’arringa difensiva era culminata nella richiesta di assoluzione da tutti i reati: Mazzacani ha sostenuto che sulla violenza sessuale le dichiarazioni della donna fossero contraddittorie e che sugli altri fatti lei fosse inattendibile.

al.cod.