È in negativo il consumo di suolo a Scandiano. È stato infatti presentato nei giorni scorsi il rapporto nazionale di Ispra riguardante il consumo di suolo nel nostro Paese. Un rapporto che propone uno sguardo d’insieme importante fotografando un indicatore decisivo soprattutto a livello ambientale e indicandone l’andamento progressivo negli anni.
Il consumo di suolo netto è valutato attraverso il bilancio tra il consumo di suolo e l’aumento di superfici agricole, naturali e seminaturali dovuti a interventi di recupero, demolizione, de-impermeabilizzazione, rinaturalizzazione o altro. Si tratta di una fotografia molto precisa che entra nel dettaglio comune per comune. La bella notizia per Scandiano è che nel 2021, anno di riferimento dell’analisi, ha consumato 0.08 ettari in meno di terreno.
Esprime soddisfazione il sindaco Matteo Nasciuti: "Uno dei pochi comuni in Italia che ha un dato di consumo di suolo negativo. Secondo il report in tutta la regione Emilia Romagna sono stati consumati 658 ettari di suolo di cui 95,58 ettari nella provincia di Reggio. A Scandiano abbiamo recuperato quasi un ettaro di terreno verde rispetto allo scorso anno". Un dato che diventa ancor più rilevante se si considera il trend.
Il sindaco scandianese spiega che nel 2019 "si consumavano +8,13 ettari rispetto all’anno precedente, mentre il delta tra 2019 e 2020 era di + 3,75 ettari di suolo consumato. Siamo quindi arrivati al consumo di suolo negativo. Come? Ragionando dall’inizio del mandato di nuove aree verdi, di piantumazioni compensative rispetto alle aree edificate, di ricucire, come detto più volte, gli strappi col territorio".
Per Nasciuti è un risultato che "ci riempie di orgoglio e conforta nel proseguire in questa direzione anche grazie al lavoro dei nostri uffici comunali, del nostro prezioso Ceas e del nostro bel vivaio comunale con l’obiettivo di migliorare ancora. Scandiano più verde, con un consumo di suolo azzerato o in negativo, rappresenta un impegno".
mat. b.