Contagi, l’Ausl aspetta l’effetto ’caroselli’ Il green-pass? "Più libertà per i vaccinati"

Per ora la variante Delta non ha ancora impattato sugli ospedali, ma è presto. Solo 60 le persone che hanno sfruttato il Camper Covid

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di Gabriele Gallo

Anche l’Asl di Reggio è pronta a monitorare e gestire l’eventuale escalation di positività al Covid 19 derivante dai festeggiamenti post vittoria agli Europei di calcio della nostra Nazionale. L’input in tal senso è arrivato nel corso dell’abituale conferenza stampa del venerdì dei vertici aziendali, specificato dal dottor Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero: "A partire da lunedì ed entro metà settimana sarà possibile comprendere l’impatto degli assembramenti seguiti alla vittoria dell’Italia. Sarà una importante cartina di tornasole in merito all’incremento dei contagi".

Un’annotazione che Mazzi ha fatto nel quadro di un ragionamento in merito al carico sui nosocomi della recente ripresa dei contagi dovuti alla diffusione della variante Delta (che si presume abbia un’incidenza del 40-50% sui contagi totali, ma mancano ancora i sequenziamenti): "Al momento non sta impattando sugli ospedali – ammette il dirigente sanitario – ma è presto per dire cosa accadrà. Perché non dipende solo dalle caratteristiche della variante Delta, ma anche dalla circolazione del virus. Meno assembramenti si fanno, meno il virus circola".

Da qui un ulteriore richiamo a vaccinarsi, esteso anche ai giovani, con una nota di preoccupazione di cui si fa portavoce ancora lo stesso Mazzi: "La maggior parte delle positività di questi giorni è riferita a persone non vaccinate. Ma anche di fasce di età che possono essere a rischio di complicazioni e che avrebbero già potuto vaccinarsi".

Nello specifico sono 28 i casi positivi riscontrati dai tamponi processati ieri, che non hanno però dato luogo a nuovi ricoveri. Continuano a essere vuote di pazienti Covid le terapie intensive e sub-intensive, mentre in tutto sono 4 i cittadini ospedalizzati, tutti nei reparti infettivi e nessuno in condizioni da destare preoccupazione.

Quasi 327mila i reggiani, tra città e provincia, che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, ulteriori 30mila si sono prenotati. Numeri importanti ma che non sono ancora sufficienti ad avviso del management Asl, che dice la sua anche in merito alla possibilità dell’obbligatorietà del green-pass per accedere a determinati luoghi o partecipare a specifiche attività: "Ritengo che chi si è vaccinato abbia diritto a una vita più libera – così si è espressa la direttrice sanitaria Nicoletta Natalini (nella foto) – e per questo un uso preciso del green-pass è decisamente utile. Inoltre spesso chi non si vuole vaccinare adduce il principio della sua libertà, che però finisce dove comincia quella degli altri".

Tema come è noto spinoso e delicato che si collega in particolare col personale sanitario che sinora si è rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione. Dopodomani, partiranno circa 150 lettere di convocazione al vaccino nei confronti di questi soggetti; i quali avranno alcuni giorni per rispondere a tale missiva. Qualora non fossero date risposte in tempo utile l’Asl invierà comunicazione ai datori di lavoro di questa situazione. Sempre in tema di vaccini prosegue l’operazione camper: ovvero la possibilità di vaccinarsi col Johnson & Johnson, in un’unica dose, offerta dalla struttura itinerante dell’Asl. Sinora una sessantina le persone che se ne sono avvalse. "Forse poche – ha commentato la dottoressa Natalini – ma anche solo un vaccinato in più è comunque importante". Tale possibilità è riservata agli over 60 con deroga a chi ha meno di quell’età, allo stato attuale, per quelle situazioni "seguite dal centro per la famiglia straniera previa approvazione del comitato etico". La motivazione? La spiega sempre la dottoressa Natalini: "Per il fatto che diverse di queste persone potrebbero non garantire la loro presenza a un’eventuale seconda dose".