Reggio Emilia, "Ho inventato il contrabbasso da viaggio"

Gionata Quercetani ha creato uno strumento pensato per i professionisti del jazz

Gionata Quercetani, 25 anni, nel laboratorio dove ha creato Travel Bass

Gionata Quercetani, 25 anni, nel laboratorio dove ha creato Travel Bass

Reggio Emilia, 9 settembre 2018 - Gionata Quercetani, 25 anni di Sant’Ilario d’Enza, è l’ideatore di Travel Bass, un rivoluzionario modello di contrabbasso elettrico smontabile e portatile. L’idea nasce quasi per caso, nel 2011, da un esperimento riuscito con successo nella liuteria del padre. Sarà successivamente questo il luogo di messa a punto di Travel Bass.

Non essendo un musicista di contrabbasso, come le è venuta quest’idea?

«Viaggiando in America sono stato a stretto contatto con dei contrabbassisti professionisti. Ero con loro sulla metro, mentre trasportavano questo strumento enorme. Per non parlare del tour: se un musicista carica il suo contrabbasso in stiva, non è scontato che questo arrivi integro. In alternativa lo può noleggiare, ma non suonerà mai con il suo strumento. Travel Bass è studiato per essere trasportato come bagaglio a mano. Molti musicisti hanno poi garantito sulla qualità del suono».

Quali sono secondo lei le potenzialità di Travel Bass?

«Innovazione prima di tutto dal punto di vista del suono, essendo la parte interna della cassa lavorata a mano secondo il metodo della liuteria italiana. Questa tecnica permette infatti ad un contrabbasso elettrico di raggiungere la qualità del suono di un contrabbasso tradizionale. La vera novità, è il fatto che Travel Bass sia smontabile e portatile: una comodità da non sottovalutare».

Almeno finora, quindi, i suoi contatti professionali e commerciali sono solo in America.

«Travel Bass è uno strumento dedicato principalmente al jazz. L’America non solo è patria del jazz e del blues, ma anche il posto dove un musicista può permettersi di suonare per professione, e d’investire sulla sua carriera. Questo progetto potrebbe anche essere il mio lasciapassare per trasferirmi e mettermi alla prova con la dimensione statunitense, dove la raccomandazione conta poco, quel che conta è quanto sei bravo».

Quanto si sente pronto ora come ora, a mettersi alla prova?

«Mi sento molto pronto. Sento di aver investito davvero tanto in questo progetto. Tra avere un’idea e non mollarla mai, c’è una grossa differenza. Travel Bass come prodotto è già pronto da tempo, ma la campagna di crowdfunding (raccolta fondi; ndr) partirà solo tra ottobre e novembre 2018. Mi sento pronto, e questo non vuol dire per me garanzia di successo… È anche vero che gli unici a non sbagliare mai, sono quelli che non fanno mai niente».