Controlli: un arresto e due denunce

Operazione dei carabinieri, disposto l’obbligo di firma per il 18enne trovato con oltre mezzo etto di hashish

Controlli: un arresto e due denunce

Operazione dei carabinieri

Da tempo i cittadini di Correggio manifestano un’aumentata "percezione di insicurezza" dovuta a una lunga serie di furti e di reati vari. Neppure la massiccia videosorveglianza pubblica sembra fermare questo fenomeno. Si è dunque deciso di agire alla "vecchia maniera", con controlli diretti delle forze dell’ordine. Martedì, tra il pomeriggio e la sera, una quindicina di carabinieri e due unità dell’Ispettorato del lavoro hanno eseguito accertamenti su oltre 150 persone, novanta veicoli, esercizi pubblici, casolari abbandonati, un Compro oro e relativamente a soggetti sottoposti a misure alternative giudiziarie. È stato arrestato un giovane per detenzione ai fini di spaccio di droga con sequestro di oltre mezzo etto di hashish, denunciato per evasione un trentenne agli arresti domiciliari che non è stato trovato in casa al momento dell’accertamento, con controllo di una dozzina di pregiudicati, alcuni fuori dal comune di residenza, che rischiano il foglio di via da Correggio. Da aggiungere l’identificazione del presunto responsabile del furto messo a segno il 4 settembre nel ristorante Osteria del Filosso di via Cavour, un 42enne straniero, anche lui denunciato. Durante i controlli, in alcuni casolari sono stati trovati giacigli che fanno pensare a un uso recente come dormitori di fortuna, alcuni dei quali già segnalati in passato dai cittadini. L’arresto per droga è avvenuto nei pressi di un bar, fermando un diciottenne senza occupazione fissa. Nei calzini teneva due dosi di hashish e la perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento di altri sessanta grammi di sostanza, suddivisi in venti dosi, oltre a un bilancino di precisione e materiale per confezionare la droga.

Il 18enne, italiano e senza precedenti, arrestato lunedì a Correggio, teneva l’hashish nel garage. È comparso ieri mattina davanti al giudice Cristina Beretti per la direttissima. Il giovane, difeso dall’avvocato Vainer Burani, ha ammesso il possesso della droga, dicendo però che la comprava insieme ad alcuni amici e poi la consumavano insieme. Il pubblico ministero ha chiesto l’obbligo di firma; il difensore una misura quanto più lieve possibile. Il giudice ha disposto l’obbligo di firma quotidiano.

Alessandra Codeluppi

Antonio Lecci