Coronavirus contagio, focolai a Campegine e Montecchio. Bene Rubiera e Quattro Castella

I Comuni della val d’Enza fanno registrare il più alto tasso di contagi per abitante con Castelnovo Monti. Ma l’istituto Cattaneo avvisa: "I decessi sono il 62% in più di quelli dichiarati"

Coronavirus, la provincia di Reggio Emilia è tra le più colpite in Emilia Romagna (Ansa)

Coronavirus, la provincia di Reggio Emilia è tra le più colpite in Emilia Romagna (Ansa)

Reggio Emilia, 5 aprile 2020 - Focolai a Campegine, Montecchio e Castelnovo Monti, la tenuta di Reggio e soprattutto Rubiera, o i decessi a Sant’Ilario. Sono solo alcune delle pillole statistiche che emergono analizzando i dati riguardo i contagi (e i morti) a causa del Coronavirus nella nostra provincia. Dentro un’altro bollettino drammatico, che racconta di altre 15 vittime e di altri 108 contagiati.

Partiamo dalla val d’Enza, dove Campegine registra il più alto tasso di positivi rispetto agli abitanti con un 1,64%, mentre rimanendo in zona a Montecchio si tocca lo 1,06%, gli unici insieme a Castelnovo Monti (1,21%) a superare la soglia fatidica dell’1%.

Guardando anche ai decessi, è facile immaginare come le cifre siano purtroppo gonfiate dalle case di riposo di San Giuseppe (Montecchio) e Villa Diamante (Campegine) che hanno registrato diversi casi; più curioso Castelnovo Monti (tra cui ricordiamo è risultato positivo anche il sindaco Enrico Bini) e San Polo d’Enza, che dietro ai già citati Comuni (e ovviamente Reggio) è quello con il più alto numero di decessi.

L'ultimo bollettino dell'Emilia Romagna

Le buone notizie arrivano da Baiso, Carpineti, Campagnola, Quattro Castella Vezzano e Rubiera. Citati anche dal commissario Sergio Venturi nella sua diretta, perché "risultano in provincia di Reggio tra i comuni con i minor contagi (Venturi parla chiaramente di un ’massimo di 3’ ma il dato è ovviamente errato, ndr ). E ci tengo a ribadire, con un pizzico di emozione, che a Campagnola ho fatto diverse cene benefiche con 1.200-1.300 persone; spero davvero di tornare a quei momenti".

Rubiera come detto è forse il caso più eclatante, considerando che in relazione ai suoi 14.861 abitanti, solo lo 0,26% risulta positivo.  

Il dato allarmante però arriva dal noto istituto di ricerca Cattaneo, ripreso anche dal consigliere regionale della Lega Gabriele Delmonte, che ha confrontato il periodo 21 febbraio-21 marzo degli anni 2015-16-17-18-19 con il solo 2020. Detto che il Covid colpisce in modo nettamente superiore la popolazione maschile (ieri dei 15 decessi, 13 erano uomini) secondo l’istituto le vittime da Coronavirus sarebbero il 77% in più di quelli dichiarati finora. E nello specifico caso di Reggio saremmo al 62%, motivati soprattutto come " persone decedute in casa propria o in una casa di riposo o in un hospice, e sulle quali non è stato eseguito il test di positività".