Coronavirus Reggio Emilia, vanno in discoteca a Misano. Tornano positivi

Dei 10 nuovi contagiati di ieri, 3 hanno frequentato un locale della località in Riviera. L’indagine dell’Ausl si sposta su parenti e amici

Una discoteca a Riccione prima della chiusura

Una discoteca a Riccione prima della chiusura

Reggio Emilia, 23 agosto 2020 - Il tracciamento dei positivi porta direttamente in... Riviera. Non solo Riccione. Ma anche Misano Adriatico. Il ’filo rosso’ che unisce i 19 nuovi positivi di venerdì, ai 10 nuovi rilevati dalle indagini effettuate ieri dall’Unità Sanitaria Locale di Reggio, corre lungo la costa adriatica, spostandosi di pochi chilometri. Da Riccione a Misano appunto.

Da quello che rende noto l’Ausl reggiana, infatti, dei 19 ’positivi’ al Covid rilevati venerdì, cinque sono formati da ragazzi che avevano frequentato una discoteca di Riccione (prima dell'ordinanza del ministero che le ha chiuse). Dei 10 di ieri invece, 3 sono soggetti che sono rientrati da Misano Adriatico, dove, loro pure, hanno trascorso una o più serate nei locali da ballo della zona. Due focolai distinti.

Non solo, dalle "interviste effettuate nei confronti dei soggetti risultati positivi - fanno sapere dall’ospedale - sono stati individuati numerosi famigliari e contatti stretti che sono già stati messi in isolamento e sottoposti a tampone". E’ abbastanza intuitivo, quindi, prevedere che nei prossimi giorni, se non addirittura oggi, i risultati del ’tracciamento’ attorno a questi focolai verrà reso noto con un probabile, se non certo, ulteriore innalzamento del numero delle positività.

Riccione e Misano centri del divertimento e della ’movida’ giovanile; epicentro di un nuovo picco dei contagi. I fatti dicono questo, al momento. Ma i sindaci dei due comuni romagnoli non ci stanno e vanno all’attacco. "Non è giusto demonizzare intere località balneari, dalla Sardegna alla Romagna. Non è giusto continuare a parlare delle discoteche, con quel pregiudizio vetusto come se i locali fossero dei gironi dell’Inferno dantesco capaci di infettare non solo di virus ma di malcostume. Quelle situazioni, almeno a Riccione, sono storia vecchia - parole del primo cittadino di Riccione, Renata Tosi - Non è giusto trattare come untori i cittadini italiani che sono andati in vacanza. Gli italiani sono stati ligi alle regole, quando abbiamo chiesto loro di stare in casa, l’hanno fatto. Quando è stato possibile uscire, hanno fatto le vacanze in Italia, nel rispetto delle regole e dei protocolli, dando una mano all’economia italiana".

"Da sindaco di Riccione, mi sento pienamente e doverosamente chiamata in causa quando si parla di vacanza e quando si parla di intrattenimento - continua Tosi -. Per noi significano lavoro, economia, impresa, sussistenza per la comunità. Per noi significano strade asfaltate, scuole nuove, aiuti alle famiglie più fragili. Sono ancora cose superflue? Non è giusta questa campagna allarmista partita nei confronti di chi ritorna dalle vacanze"

Alle parole del sindaco di Riccione, fanno eco quelle di Fabrizio Piccioni, primo cittadino di Misano: "Leggo sui media che la frequente associazione fra contagio da Covid-19 e una serata in discoteca, in particolare sul nostro territorio. Ritengo sia un incomprensibile e semplicistico modo di rappresentare quel che invece è, ne sono convinto, principalmente una poco attenta condotta delle singole persone".

Con i 10 positivi di ieri (tutti in isolamento domiciliare), il totale sale a 5267. Tra i comuni, si segnalano Reggio, Correggio e Casalgrande a 2. Per contro il numero delle persone guarite è di 4385.