Coronavirus, chi va in quarantena finirà al Rems di Reggio Emilia

La struttura, costata oltre cinque milioni, è stata completata ma non era ancora stata inaugurata. Dispone di 30 camere tutte con il bagno

 Rems in via Montessori: ospiterà i pazienti che potrebbero aver bisogno della quarantena

Rems in via Montessori: ospiterà i pazienti che potrebbero aver bisogno della quarantena

Reggio Emilia, 24 febbraio 2020 - Sarà nella nostra città quella che si può già definire la Cecchignola dell’Emilia-Romagna. Ad annunciarlo, sulla propria pagina Facebook, è stato, ieri pomeriggio il presidente della Regione Stefano Bonaccini con un post piuttosto sintetico: "Abbiamo individuato nella Rems di Reggio Emilia la struttura nella quale accogliere pazienti da isolare che non abbiano nelle loro abitazioni le condizioni per l’isolamento domiciliare".

Se, insomma, ci sarà bisogno di mettere in quarantena qualche persona che si sospetta possa sviluppare il coronavirus, si apriranno le porte del Rems (acronimo che significa Residenza per esecuzione misure di sicurezza) che diventerà, per l’appunto, una sorta di Cecchignola dell’Emilia-Romagna. La struttura, realizzata nella zona sud della città, in via Montessori, non distante dal carcere, dovrà ospitare, nel prossimo futuro, i pazienti dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario, ma è al momento inutilizzata.

La costruzione è iniziata nel 2016 ed è stata portata a termine da qualche mese con una spesa di oltre 5 milioni di euro finanziati dalla Regione. Avrebbe dovuto diventare operativa a partire da gennaio, ma una serie di problemi relativi alla delicata funzione cui sarà destinata, ha fatto rinviare l’inaugurazione e il suo utilizzo.

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All’interno della struttura, che è stata realizzata su un’area di oltre 12.000 metri quadrati, ci sono 30 camere, tutte con il bagno, ed è quindi stata giudicata perfetta per il compito di quarantena ed isolamento per la quale potrebbe essere utilizzata nel caso si presentasse un’emergenza o si sviluppassero situazioni tali da richiedere una quarantena.

Al momento, è ovvio, è una scelta che serve solo a livello prudenziale. Un’indicazione per tutti gli enti regionali che dovessero riscontrare la necessità di isolare delle persone e che sapranno di poter avere una struttura a loro disposizione sulla quale fare riferimento.

D’altronde questa è stata solo una delle tante decisioni scaturite da una domenica molto delicata sotto il profilo delle decisioni legate al Coronavirus e che ha portato anche alla chiusura di scuole e teatri, oltre alla decisione di sottoporre a tampone tutte le persone ammalate e con sintomi di polmonite presenti nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna.