Coronavirus Reggio Emilia, altri 33 casi. I contagi salgono a 103

Il bilancio del Covid-19. Trasferiti alcuni servizi sanitari, presi d'assalto i supermercati

Coronavirus, aumentano i contagi nella provincia di Reggio Emilia (Foto Frascatore)

Coronavirus, aumentano i contagi nella provincia di Reggio Emilia (Foto Frascatore)

Reggio Emilia, 9 marzo 2020 – Nella provincia di Reggio Emilia ci sono 33 casi di coronavirus in più rispetto a ieri. Il conto totale sale quindi a 103.

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Intanto, l'Ausl informa che, in seguito all’individuazione dell’ospedale di Guastalla come ospedale Covid-19, alcuni servizi sino ad oggi collocati in ospedale, saranno trasferiti dal 10 marzo al 3 aprile 2020; in particolare, la Pediatria di comunità (vaccinazioni pediatriche) viene trasferita dai Poliambulatori dell’Ospedale alla Casa della Salute via Costituzione, 12 a Novellara,  al piano terra con parcheggio libero adiacente alla struttura. Tutte le famiglie saranno avvisate telefonicamente del cambio di sede dal personale.

Anche il Consultorio Ostetrico dell’Ospedale di Guastalla viene trasferito alla Casa della Salute di Novellara. Tutte le donne con appuntamento saranno avvisate telefonicamente dal personale. La gestione dei percorsi di gravidanza fisiologica a basso rimane all’ambulatorio di Latte e Coccole di via Spallanzani a Guastalla.

Il Punto Nascita dell’Ospedale di Guastalla è temporaneamente chiuso e sono sospesi i corsi di preparazione al parto e corsi post-parto, mentre è garantita l’attività dello Spazio Latte e Coccole a Guastalla. A Brescello continua normalmente l’attività consultoriale. Lo Spazio Giovani  sarà attivo il martedì pomeriggio al Consultorio Ostetrico nella  Casa della Salute di Novellara.

La città è divisa tra chi, un po’ per esorcizzare o un po’ per poca prudenza, continua a fare la vita di prima (come al parco delle caprette, murato di persone, o a Guastalla a Lido Po) e chi, al contrario, segue alla lettera le indicazioni delle istituzioni riducendo al limite i contatti. La notizia del decreto con il quale il governo ha stabilito che Reggio è zona rossa e come tale soggetta a strettissime regole comportamentali, non da tutti è stata subito metabolizzata. Ancora discreto l’afflusso di gente, nelle strade e nei negozi, durante tutto il weekend, nonostante si siano moltiplicati nelle ultime ore gli appelli a rimanere in casa.

Se sabato pomeriggio il centro storico e anche i centri commerciali erano ancora pieni di gente, soprattutto giovani a spasso per le strade ma anche seduti nei tavolini dei bar, verso sera in alcuni locali la situazione è andata un po’ scemando, con molti pub e ristoranti che intorno alla mezzanotte si sono svuotati, forse anche per il fatto che la bozza legislativa ha iniziato a circolare tra la popolazione.

Bozza che, però, è entrata in vigore il giorno successivo, cioè ieri. E così in molti ieri mattina si sono riversati fin dalle prime ore nei centri commerciali e nei negozi di alimentari per fare provviste. In alcuni supermarket alle nove c’erano persone in fila con il carrello della spesa, in attesa dell’apertura delle porte: scene da periodi di guerra. Durante la giornata, poi, forse anche grazie alla temperatura quasi primaverile, si è assistito a un “moderato“ passeggio tra le strade e le piazze del centro.

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