
Barco, coda. al passaggio a livello: «A fronte di meno di 2mila passeggeri al giorno ci rimettono 250mila residenti»
Lo scorso anno durante la campagna elettorale i sindaci della Val d’Enza e l’assessora all’Ambiente di Reggio Carlotta Bonvicini si dissero d’accordo a far commissionare a Fer uno studio di fattibilità per la trasformazione della ferrovia Reggio-Ciano in una moderna tranvia. Da allora tutto tace. Ma il Comitato mobilità sostenibile Val d’Enza ha ricordato l’impegno. La Lega ora sollecita.
"La linea non è più in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini della Val d’Enza: corse soppresse, ritardi cronici e passaggi a livello che bloccano la viabilità per minuti interminabili. È ora di voltare pagina".
Lo affermano il consigliere regionale della Lega Tommaso Fiazza e la capogruppo in Provincia Cristina Fantinati, presentando un ordine del giorno ad hoc "Il documento presentato in Provincia – spiega la Fantinati – nasce dall’ascolto dei territori e da un’analisi puntuale. I 26 km della Reggio-Ciano sono attraversati da 37 passaggi a livello che producono code interminabili, smog, rischio per i mezzi di soccorso e costi di gestione elevatissimi, a fronte di meno di 2mila passeggeri al giorno su un bacino di 250mila residenti. Non possiamo più ignorare questi numeri".
"Abbiamo lavorato fin dall’inizio con Marcello Nizzoli del Comitato – sottolineano i leghisti –. Una tranvia è una soluzione concreta, sostenibile ed ecologica. Può garantire maggiore puntualità, costi di gestione più contenuti, tempi di chiusura dei passaggi a livello ridotti e un netto miglioramento della qualità del servizio offerto ai cittadini. Inoltre i tram sono ecologici, silenziosi, accessibili a tutti e richiedono un solo operatore a bordo. Questo si traduce in un risparmio economico importante, sia per l’esercizio che per la manutenzione".
Sulla stessa linea Antonio Castagneti, consigliere della Lega a Bibbiano: "Da residente conosco bene i disagi che colpiscono anche studenti e pendolari. Per questo non ho sostenuto la mozione presentata in Consiglio comunale che propone uno studio di fattibilità per un sottopasso ferroviario a Barco. Non è con colate di cemento che si risolvono i problemi, ma con un cambio di visione. La tranvia è la vera alternativa, quella che può migliorare il servizio, tutelare l’ambiente e semplificare la vita dei cittadini".
Francesca Chilloni