Cortei ’no pass’ arriva la stretta Via dal centro?

Arriva la stretta anche sulle manifestazioni del sabato pomeriggio. Reggio Emilia era una delle poche città che, con notevole senso democratico, aveva continuato a consentire a coloro che non erano d’accordo con l’utilizzo del Green pass e con le politiche del Governo di far sentire la loro voce. Il tutto senza che non vi fosse mai il pericolo per la sicurezza e l’inculimità a persone o cose. "Ma rispetto a due settimane fa, quando per la prima volta la direttiva ministeriale (quella del 10 di novembre da parte del Ministro dell’Interno che ha riconosciuto la possibilità di individuare specifiche aree urbane sensibili dove interdire temporaneamente lo svolgimento di manifestazioni pubbliche, ndr) è stata oggetto di esame da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica - ha commentato in una nota il prefetto Iolanda Rolli - la situazione è sostanzialmente cambiata: da un lato, infatti, sono aumentati i contagi nella provincia e più in particolare nei territori limitrofi, e, dall’altro, l’approssimarsi delle festività natalizie incrementerà inevitabilmente l’afflusso dei cittadini nel centro storico". Per cui via Emilia, via Crispi, piazza Prampolini, piazza del Monte, via Farini, e le altre vie del centro, quelle spesso attraversate dalle manifestazioni ’no pass’ del sabato, rappresenterebbero un rischio che potrebbe causare l’aumento dei contagi. Il prefetto, per tanto, ha deciso, questa volta, di ’attivare’ la direttiva ministeriale, dando facoltà al questore di Reggio, Giuseppe Ferrari, di adottare divieti e prescrizioni riguardanti lo svolgimento delle manifestazioni preavvisate e pianificherà di conseguenza gli spazi adeguati ed i servizi di ordine pubblico, anche con il coinvolgimento della polizia Locale

"La regolamentazione dei percorsi - conclude il prefetto - costituiscono misure necessarie per conciliare il legittimo svolgimento delle manifestazioni con gli altri diritti costituzionalmente garantiti, e la decisione presa all’esito del Comitato è frutto di un equo e ragionevole contemperamento degli stessi".