"Così abbiamo garantito 131 milioni ai creditori"

Il commercialista Corrado Baldini spiega l’operazione che ha portato alla vendita di Unieco ambiente e alla prossima liquidazione di tanti debiti

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di Alessandra Codeluppi

Cercare di ricostruire sulle macerie. Quelle che, inevitabilmente, in tante famiglie e aziende ha lasciato un crac come quello che ha riguardato Unieco, la storica cooperativa edile reggiana che, dopo oltre un secolo di vita, fu posta in liquidazione coatta nell’aprile 2017. Molti temevano di perdere i soldi loro dovuto. "Abbiamo considerato importante l’aspetto sociale: parliamo di trecento ex dipendenti e in tutto di oltre duemila creditori coinvolti. Abbiamo anche cercato di dare continuità ai lavori, evitando di bloccare cantieri strategici a livello nazionale, come quello per le fognature nella zona dei Castelli romani". A raccontarlo è il commercialista Corrado Baldini, commissario liquidatore di Unieco: come annunciato dal Carlino, pochi giorni fa è stato approvato dal Ministero il secondo riparto per i creditori, tra i quali saranno suddivisi 131 milioni e 710mila euro. Sono avanzate risorse anche per un terzo riparto: "Parliamo di circa 60 milioni che saranno destinati alla gestione successiva e - annuncia - ai creditori chirografari".

Baldini, quali saranno i tempi perché i creditori possano percepire la loro fetta?

"Dopo il deposito nella cancelleria del tribunale, devono trascorrere venti giorni. Direi che le somme dovrebbero essere pagate intorno alla prima quindicina di ottobre".

Il piano da lei redatto vede ora la soddisfazione totale dei crediti privilegiati. Significa che ex lavoratori e realtà economiche che gravitavano intorno a Unieco hanno potuto riottenere le spettanze, in tempi relativamente brevi rispetto ad altre vicende simili. Può spiegare com’è arrivato a questo risultato?

"È stato importante trovare l’accordo con gli istituti di credito. Le banche avevano incardinato giudizi di opposizione allo stato passivo, poi riassunti da Aco Spv, la società con sede legale a Milano che acquistò la maggior parte dei crediti vantati dalle banche nei confronti della cooperativa. Questa transazione ha permesso di sbloccare i 131 milioni, di definire le somme e di garantire il pagamento integrale ai creditori. Anche la vendita di Unieco ambiente ha portato molta disponibilità nelle casse".

Nel secondo riparto ai chirografari è stata riconosciuta una fetta da 49 milioni e 902mila euro, pari al 12,97% delle somme ammesse al passive.

"È un punto importante del piano: per loro è un significativo acconto".

Dal piano, nero su bianco risultano disponibili ulteriori 54 milioni e 382mila euro? Come saranno destinati?

"In realtà nel frattempo si sono aggiunti altri 5-6 milioni. Si tratta di 60 milioni che saranno destinati in un terzo riparto ai creditori chirografari".