"Così insegniamo ai bambini le parole della gentilezza"

"Permesso, prego, grazie, scusa, per favore": le espressioni ormai dimenticate dagli adulti hanno uno spazio in biblioteca

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Il ‘Presidio della gentilezza per la pace’ è stato inaugurato martedì pomeriggio a Casalgrande nella biblioteca Sognalibro. Si tratta di uno spazio segnalato con una targhetta (‘Questo è un presidio di gentilezza per la pace’) e caratterizzato dall’allestimento preparato grazie alla collaborazione con Teresa e Rosita del gruppo Yarn Bombing di Casalgrande.

Nell’angolo per la pace sono presenti sgabelli su cui sono riportate, all’interno di un fiore disegnato, le parole della gentilezza ("Permesso", "Prego", "Grazie", "Scusa", "Per favore") e una cassetta viola con libri selezionati dai bibliotecari per il loro contenuto o il loro autore, contraddistinti dal tratto della gentilezza.

Lo spazio è stato inaugurato dal consigliere comunale Solange Baraldi che ha la delega alla gentilezza e dall’assessore alla cultura Alessia Roncarati.

"In un mondo segnato – ha detto Roncarati – prima dall’isolamento della pandemia e poi dalla guerra in Ucraina, vogliamo mandare un messaggio di segno opposto: occorrono più rapporti umani e più gentilezza".

Il Comune ha ringraziato le "famiglie che hanno partecipato con i bambini e il gruppo Yarn Bombing per gli splendidi lavori a maglia e gli ‘sgabelli della gentilezza’".

Nei mesi scorsi l’amministrazione di Casalgrande aveva preso parte al progetto nazionale ‘Costruiamo gentilezza’. Il sindaco Giuseppe Daviddi aveva poi delegato il consigliere Solange Baraldi a seguire il progetto. La delega alla gentilezza affidata a Baraldi, la prima nella nostra provincia, è stata comunicata al consiglio il 30 giugno.

Il Comune intende proseguire nell’adozione di buone prassi di gentilezza coinvolgendo il più possibile cittadini e associazioni in iniziative di cittadinanza attiva per il bene comune. Una delle prime azioni è stata quella di fare conoscere il progetto soprattutto a scuole, società sportive, medici pediatri perché "possano, se interessati, collegarsi alle reti nazionali di maestri, allenatori e pediatri della gentilezza che condividono buone prassi e le mettono in pratica nei territori in cui operano".

Matteo Barca