Covid, vaccinati ma ricoverati: "Persone fragili"

Ieri l’Ausl ha fatto il punto sulla situazione in ospedale: "Si tratta del 30% dei pazienti: molti sono anziani o immunodepressi"

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di Gabriele Gallo

Il dato dei tamponi positivi, nella nostra provincia, è ancora elevato, ma l’impressione è che il numero dei contagi si stia stabilizzando. Anzi, si intravede una tendenza al ribasso rispetto a qualche settimana fa.

I ricoveri in terapia intensiva restano pochissimi e quelli generali, al momento di tratta di una quarantina di persone, al momento non creano emergenza. Tuttavia ha destato un po’ di stupore apprendere, nel corso dell’abituale conferenza stampa settimanale di bilancio sull’andamento del Covid 19 nella nostra provincia, che su 40 persone attualmente in ospedale a causa delle complicanze del coronavirus, circa il 30% ha completato l’iter della vaccinazione.

Per questo la direttrice generale dell’Ausl di Reggio, Cristina Marchesi, ha tenuto a precisare, anche con una certa decisione, che la disamina di questi dati "va fatta con grande cautela. In questo 30% ci sono molti grandi anziani, con un’età tra i 90 e i 95 anni, e altri pazienti con patologie serie che riducono la capacità immunitaria. Inoltre è noto che i vaccini sono efficaci nel 95% dei casi, e quel 5% che resta, esiste. Non dimentichiamo poi – ha detto ancora in proposito la Marchesi – che non si possono fare raffronti e statistiche su numeri così bassi. Ben più importante il fatto che nelle nostre Cra, dove abbiamo vaccinato quasi 10mila persone tra ospiti e personale, c’è stato un autentico crollo dei casi positivi".

Nello specifico, dei quaranta pazienti citati, 2 sono ricoverati in terapia intensiva, poco più di una ventina tra pneumologia e reparto infettivi, 14 in medicina generale.

Allo stato attuale, come ha sottolineato Laura Cavazzuti della direzione medica ospedaliera, "qualora si rendesse necessario possiamo ancora aumentare i letti destinati a pazienti Covid in pneumologia o agli infettivi; non è prevista una riconversione di posti letto da altri reparti". Nonostante il periodo agostano prosegue comunque a buon ritmo la campagna vaccinale, aiutata anche dal camper itinerante, ieri tornato in piazza Prampolini a Reggio, e dalla possibilità dell’accesso diretto alla vaccinazione per la fascia di età 12-19 (i ragazzi vaccinati sono già il 58%). Quasi l’80% degli aventi diritto nel nostro territorio ha infatti ricevuto almeno una dose di vaccino, il 68% gode già di copertura completa. Di rito, ma sempre importante, l’invito dei vertici Ausl, per chi ancora non l’ha fatto, a prenotare la vaccinazione. "Per quanto riguarda la vaccinazione dei giovani – ha evidenziato Cristina Marchesi – siamo i primi in regione mentre è un po’ bassa la percentuale nella fascia tra i 30 e i 39 anni.

Tornando ai dati sul contagio: l’età media dei positivi è intorno ai 30 anni, mentre l’incidenza dei casi su 100mila abitanti è scesa a 74, media più bassa di quella regionale. In calo anche le richieste di visite domiciliari ai medici delle Usca: dalle 32 della scorsa settimana si è scesi ai circa 20 di quella che termina oggi. Esaurito il focolaio sviluppatosi alle "Ex Reggiane", quelli di questi giorni sono prevalentemente ascrivibili ai rientri dalle vacanze, maturando poi in contesti familiari, rilevato infine qualche piccolo focolaio nelle aziende, che stanno via via riaprendo.