Criminalità alle Reggiane ’Faida’ nigeriani-ghanesi

Intensificati i controlli della Questura dopo l’incendio scoppiato venerdì notte. Un arresto e due pregiudicati rimpatriati. In manette anche un 30enne italiano

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Due pregiudicati fermati, altri due arresti e un controllo sempre più attento alle Reggiane, dove la ’faida’ tra la criminalità ghanese, e quella nigeria, è ormai sempre più accesa. I controlli della Questura, fortemente voluti dal questore Giuseppe Ferrari, stanno proseguendo senza sosta. La notizia dell’incendio in un capannone dimesso avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì infatti ha lasciato il segno. E così, per evitare il propagarsi di ulteriori episodi di criminalità, venerdì mattinata è scattato un ulteriore blitz tra le Reggiane e la zona della stazione.

Nello specifico gli agenti della Squadra Volante hanno fermato un algerino di 35 anni tra via Sani e via Eritrea, su segnalazioni di diversi residenti che lo avevano individuato come persona sospetta. Da ulteriori controlli, è emerso come l’uomo avesse a suo carino una pena detentiva ancora da scontare di 8 mesi e 29 giorni per spaccio di sostanze stupefacenti e reati contro il patrimonio. Gli agenti lo hanno così portato alla Pulce di via Settembrini, per scontare la pena residua.

Alle Reggiane è stato poi rintracciato un cittadino tunisino di 29 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e spaccio, privo di permesso di soggiorno, che è stato accompagnato al centro di permanenza e rimpatrio di Torino. Stessa sorta per un connazionale 34enne, beccato stavolta in via Roma, senza fissa dimora, pregiudicato e clandestino.

Infine nella zona del teatro Valli, sempre venerdì, è stato beccato un 30enne pregiudicato, che stava tranquillamente ’spendendo’ banconote contraffatte. Nel complesso si trattava di ben 27 banconote da 100 euro ciascuna, per un totale di 2.700 euro in contanti. Stanato in flagranza di reato dagli agenti, è stato quindi arrestato.

I controlli, soprattutto alle Reggiane, proseguiranno anche nei prossimi giorni. La polizia infatti sta monitorando attentamente gli scontri tra la criminalità ghanese e quella nigeriana per il controllo dell’area, in modo da evitare una ’zona franca’ difficilmente arginabile.