FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Criminalità, strana classifica. In un anno conteggiata una sola denuncia per mafia

Secondo i dati del Viminale nella nostra provincia si registra un episodio soltanto nel 2022. Aumentano invece i casi emersi di violenza sessuale, così come i tentati omicidi.

Criminalità, strana classifica. In un anno conteggiata una sola denuncia per mafia

Una classifica strana, quella del Sole 24 Ore sulla Criminalità nelle provincie italiane. Basata sulle denunce elaborate dal Viminale nel corso dell’anno 2022, vede Reggio al 37° posto: uno in più rispetto all’anno precedente, quando eravamo al 38°, ma allo stesso posto rispetto all’anno precedente ancora (2021, con dati 2020). Nel 2020 eravamo al 26° posto e nel 2019 al 32°. La stranezza della classifica è nei dettagli, ad esempio quella variazione di denunce pari a zero tra i primi sei mesi di quest’anno comparati con il primo semestre dell’anno precedente: non zero virgola… proprio la stessa cifra.

Lo stesso dicasi per i reati relativi agli stupefacenti (associazione per la produzione e traffico): zero. Un arrotondamento statistico? Il Sole 24 Ore non ha forse considerato nel suo dossier le denunce operate dalle forze dell’ordine a seguito di indagini? Non parrebbe, da quanto lo stesso quotidiano dichiara: "i dati fotografano i delitti emersi in seguito alle segnalazioni delle Forze di Polizia". Comunque la ricerca riporta un totale 17.950 denunce nel Reggiano, pari 3.418 ogni 100mila abitanti, con una crescita di 2178 denunce dall’inizio del triennio.

La classifica risulta ancora più bizzarra se si vanno a guardare le denunce per associazione a delinquere di stampo mafioso: è vero che l’operazione Aemilia del 2015 ha fatto piazza pulita di un bel po’ di criminali che operavano nella nostra provincia, ma francamente - alla luce delle numerose operazioni si sono susseguite contro le cosce della ‘ndrangheta che agiscono tra Emilia e Calabria - è anomalo leggere che nella classifica 2023 sia sia registrata 1 sola denuncia per mafia, e assolutamente zero in tutti i quattro anni precedenti. Ipotizziamo che (come per la droga) si siano conteggiate solo le denunce ricevute dalle Forze di Polizia: probabilmente solo un cittadino ha denunciato mafiosi oppure delle associazioni criminali… e due ha segnalato l’esistenza di associazioni a delinquere prive di caratteristiche mafiose.

Il quotidiano di Confindustria spiega che la classifica deriva "dalle statistiche sulla criminalità aggiornate al primo semestre 2023, estratte dalla banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno… confrontate con gli anni precedenti". Qualunque sia il tipo di rilevazione e rielaborazione statistica, vediamo che le violenze sessuali sono tra i reati in aumento nel reggiano: 63 (12 ogni 100mila abitanti) mentre negli anni precedenti erano state (andando a ritroso dall’anno scorso sino al 2019) 62, 33, 45 e 42. Un trend poco tranquillizzante, se si esclude la flessione dovuta al lockdown imposto durante la pandemia da Covid, con poi un quasi raddoppio negli anni più recenti. Ma anche frutto forse dell’emersione di un fenomeno che spesso non entrava nelle classifiche.

Aumentano anche altri reati contro la persona: i tentati omicidi (8 casi), le minacce (463 denunce), le lesioni dolose (476) e le percosse (114)… Segno forse di una tensione sociale eo criminale che sfocia in conflittualità interpresonale, risse e intimidazioni. D’altronde basta seguire la cronaca quotidiana per accorgersene.

Rispetto ai reati contro il patrimonio calano i furti ("solamente" 7.777 denunce), che però restano molto frequenti tanto che Reggio e provincia si collocano al 28° posto nazionale. Aumentano invece le rapine: 168 episodi, soprattutto scippi violenti in strada, che consegnano Reggio al 34° posto in Italia. Zero denunce per contrabbando e la violazione alla proprietà intellettuale, ma questo non evita che la strana classifica marchi con un triangolino rosso Reggio Emilia segnalando… un aumento dei casi.