Da Gavassa si accelera verso il futuro Maxi-stabilimento (con circuito-pista)

Confermate le anticipazioni dei giorni scorsi: Reggio ha battuto la concorrenza modenese per aggiudicarsi l’arrivo di Faw-Silk. Entro la fine del 2023 usciranno dalla fabbrica le prime hypercar elettriche di lusso, da commercializzare in tutto il mondo

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di Daniele Petrone

Una veloce iniezione elettrica di lusso nell’economia reggiana ed emiliano-romagnola. "Da oltre mille posti di lavoro". Che in tempi di crisi pandemica sono oro colato.

È ufficiale: la Silk-Faw aprirà qui da noi il suo maxi stabilimento italiano, confermando le anticipazioni dei giorni scorsi. L’hypercar – l’auto sportiva di lusso completamente elettrica ‘Hongqi S’ (presentata due settimane fa al Salone di Shanghai) e il suv S7 – saranno realizzati a Reggio. L’atteso annuncio è arrivato ieri direttamente dalla joint venture americana-cinese, in una conferenza stampa online organizzata assieme alle istituzioni (Comune e Regione) e agli attori privati protagonisti (tra tutti Unindustria). "Siamo entusiasti di poter chiamare Reggio Emilia ‘la nostra nuova casa’", ha detto Jonathan Krane, presidente della Silk-Faw videocollegato dagli Usa. Sarà un quartier generale all’avanguardia da 320mila metri quadrati che diventerà "cervello e cuore pulsante" della maison. Sorgerà a Gavassa, come anticipato dal Carlino e confermato dallo stesso numero uno della cordata cine-statunitense. La Silk-Faw ha scelto dunque l’area Nord Est, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria alta velocità ‘Mediopadana’, la zona ritenuta con maggiori potenzialità della città (più di Castelfranco Emilia, nel modenese, in lizza fino all’ultimo poi beffata dall’affare reggiano). Qui trovano posto già le ex Fiere (dove il nuovo proprietario, l’imprenditore Giorgio Bosi della PiBiPlast – che produce imballaggi per cosmetici di lusso – dopo aver messo a disposizione gratuitamente i capannoni per i vaccini, realizzerà un importante progetto), il Mapei Stadium, così come numerose aziende, la stessa Tav e l’ingresso autostradale coi suggestivi ponti di Calatrava a fare da padroni sullo sfondo. Anche se potrebbe essere aperto un nuovo casello sulla A1 come ha confermato il sindaco Vecchi.

Il maxi stabilimento di impatto moderno e futuristico nascerà da zero, con un’operazione di costruzione ‘green field’, votata all’ecosostenibilità ambientale. Sarà suddiviso in diversi reparti: produttivo, design, ricerca, sviluppo e innovazione. E, stando alle indiscrezioni, ci sarà anche un circuito-pista dove le fuoriserie verranno testate e collaudate. "L’obiettivo è realizzare la prima hypercar reggiana entro il 2023", fa sapere Krane che ha motivato così la scelta del Gruppo: "Siamo entusiasti di questo luogo iconico perché la Motor Valley rappresenta uno degli ecosistemi più competitivi. Siamo felici di poter contribuire alla crescita e all’innovazione dell’Emilia-Romagna attraverso l’espansione dell’infrastruttura e dell’expertise nell’elettrificazione". Quello di Reggio per Faw (First Automobile Works, uno dei più grandi produttori automobilistici cinesi che conta più di 130.000 dipendenti, un capitale sociale di 35,4 miliardi di Renminbi - la moneta cinese - e un patrimonio totale di 457,83 miliardi sempre di Rmb) è il primo investimento tra Cina e Italia nel segmento auto premium&super premium. uno dei più grandi produttori automobilistici cinesi, First Automobile Works. La Silk Ev, l’altra metà della compagine, è una società internazionale di ingegneria e design automotive, la cui potenza la si capisce dal progettista della ‘Hongqi S’, il designer di fama mondiale Walter De Silva, uno che ha messo la mano su numerosi modelli di Fiat, Volkswagen e Seat in passato. Nella terra dei motori – da Modena a Bologna fino a Parma, quella di Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Dallara, Alpha Tauri, quella dei gran premi di F1 a Imola e di Motogp a Misano Adriatico – ora c’è anche Reggio. Che davanti a sé dovrà però essere in grado di tagliare un importante traguardo assieme all’hypercar: essere all’altezza di questa straordinaria opportunità. Facendo correre veloce il territorio, creando sinergie con le università per la formazione di figure altamente specializzate e accompagnare l’indotto generato.