ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Dal 2012 il declino, poi l’hub vaccinale

L’area delle ex Fiere di Reggio, oggi al centro del progetto del nuovo Polo della Moda, ha alle spalle una...

L’area delle ex Fiere di Reggio, oggi al centro del progetto del nuovo Polo della Moda, ha alle spalle una...

L’area delle ex Fiere di Reggio, oggi al centro del progetto del nuovo Polo della Moda, ha alle spalle una...

L’area delle ex Fiere di Reggio, oggi al centro del progetto del nuovo Polo della Moda, ha alle spalle una storia lunga e travagliata. Tutto comincia nel 1981, quando Comune, Provincia, Camera di Commercio e alcune banche locali creano la Sofiser Spa per realizzare il polo fieristico. I padiglioni aprono nel 1985 in via Filangieri, e due anni dopo la gestione passa a Siper. Fin qui tutto normale, anzi, l’enorme spazio si fa teatro di tantissimi eventi nazionali e internazionali.

Il sistema però regge fino al 2012, anno di inizio del tracollo, quando la fusione tra Sofiser e Siper in Reggio Emilia Fiere Srl fa emergere una situazione patrimoniale non propriamente florida. La nuova società finisce presto in concordato, poi in liquidazione. La gestione invece, prima passa a La Bussola, poi a Terminale One. Nel 2019 l’area viene messa all’asta e, ad avere la meglio, fu Giorgio Bosi, patron di Pibiplast. Infine, l’anno scorso Bosi – non dando vita a nessun tipo di iniziativa, a parte la concessione per le vaccinazioni Covid – ha deciso di rivendere l’intera area alla famiglia Maramotti che, come sappiamo, la sfrutterà per allargare l’universo Max Mara.