Dal Catomes a Montecarlo L’evoluzione di Gambarelli

L’opera ’In my place’ del giovane artista sarà esposta al Contemporary Art Fair

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Il ‘Catomes Tôt’ continua ad avere un occhio di riguardo per gli artisti della nostra provincia. Dopo la bella storia di solidarietà legata a Sergio Rabitti, il pittore sfollato che proprio nei locali di via Panciroli ha trovato accoglienza per continuare a dipingere i suoi quadri, l’attenzione del presidente Marco Menozzi si è rivolta anche a un altro talento che - in accordo con i conduttori del circolo Matilde e Giusto Bertani - ha iniziato ad esporre alcuni dei suoi lavori più significativi. Il suo nome è Edoardo Gambarelli (in foto), ha 28 anni, ed è un emergente che sta facendo parlare di sé con diverse opere che hanno raccolto l’approvazione di tanti addetti ai lavori.

"Il mio amore per il disegno e la pittura è iniziato quando ero piccolino e prendevo la carta lucida per riprodurre le figurine dei Pokemon – spiega il giovane artista, residente a Scandiano – crescendo non ho mai spesso di dipingere anche se c’è stato un periodo durante l’adolescenza in cui la passione per il calcio ha avuto il sopravvento, poi durante il lockdown si è riaccesa di nuovo questa fiamma e proprio in questo periodo è nato uno dei quadri a cui sono più legato e che a giugno sarà esposto all’International Contemporary Art Fair di Montecarlo assieme ad altri due: si chiama ‘In my place’ (qui sopra in foto) ed è una cascata azzurra".

Proprio dai riscontri arrivati da questa opera, Gambarelli ha preso piena consapevolezza delle sue grandi potenzialità: "L’ho postata sui social e ho ricevuto tanti apprezzamenti anche da chi è del settore e questo mi ha dato un’ulteriore spinta a continuare". Un concorso vinto agli studi ‘7 Gold’ di Roma, un passaggio per perfezionare la tecnica alla ‘Rst Academy’ di Firenze, ma soprattutto un istinto naturale che non ha un’unica fonte di ispirazione: "Guardo diversi artisti del passato e traggo ispirazione, ma poi mi piace produrre le mie opere in chiave moderna, uso il carboncino, mescolo acquerelli e colori ad olio e ultimamente ho iniziato a fare anche alcune sculture". Un talento multiforme che sta sbocciando e che il ‘Catomes Tôt’ ha subito compreso.

f.p.