Dal Pnrr quasi 30 milioni per demolire e rifare sei scuole della provincia

Il presidente Zanni: "Un risultato straordinario". Tra queste spicca l’istituto ’Amedeo d’Aosta’ La Curioni: "Ci saranno anche una biblioteca e un auditorium, il cantiere si chiuderà nel 2026"

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Quasi 30 milioni di fondi Pnrr per demolire e ricostruire – più belle, sicure ed ecologiche – sei scuole reggiane.

Nel dettaglio ad essere ‘premiate’ saranno la scuola media ‘Amedeo d’Aosta’ a Reggio che riceverà 10,4 milioni, le elementari ‘Pascoli’ e le medie ‘Balletti’ di Quattro Castella per 8,2 milioni complessivi e le elementari ‘Don Pasquino Borghi’ di Correggio (1,6 milioni), Pratissolo di Scandiano (2,4 milioni), la ‘Pezzani’ di San Polo (4,7 milioni) e Cerredolo di Toano (1,5 milioni). Tutte ammesse al finanziamento nella graduatoria diffusa dal Governo grazie agli 800 milioni stanziati della linea di investimento 1.1 Next Generation Ue destinati alla sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico italiano con nuove strutture sostenibili col massimo dell’efficienza energetica e per garantire la didattica con metodologie innovative. Chiedendo i commenti alle istituzioni, il leitmotiv è di estrema soddisfazione.

"Un risultato straordinario ottenuto anche grazie alla nostra programmazione triennale degli interventi di edilizia scolastica confluita poi in quella regionale, permettendo di usufruire di un punteggio aggiuntivo", esulta il presidente della Provincia, Giorgio Zanni.

A farle eco la vicepresidente con delega alla scuola, Ilenia Malavasi: "Abbiamo un’opportunità unica per ammodernare il nostro patrimonio scolastico che in regione per la metà è stato costruito prima del ‘75".

Il capoluogo ha puntato sull’istituto comprensivo ‘Aosta’ di via Cecati che oltre ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vede il cofinanziamento da parte del Comune di ulteriori 1,1 milioni. Diverrà una scuola moderna per un edificio obsoleto che risale agli anni ’60, con un impianto di ventilazione meccanica controllata per il ricambio dell’aria, anche in ottica anti-Covid.

"Ci saranno anche una biblioteca e un auditorium che fungerà da sala civica per momenti extrascolastici – ci illustra l’assessore all’educazione, Raffaella Curioni – oltre a una nuova palestra. Miglioreremo gli spazi, saranno polifunzionali e senza barriere. Perché l’Aosta? Aveva tutte le caratteristiche tecniche per questo bando. Ci tengo a dire che la progettazione avverrà con un gruppo di docenti che costituiremo attraverso Officina Educativa, così come abbiamo fatto per la Lepido. Saremo di supporto agli architetti che vinceranno la gara che indirà il Ministero. Il cantiere si chiuderà entro il 2026 e procederà per step, le lezioni non saranno mai fermate e beneficeremo anche di spazi temporanei come per il progetto ‘scuola diffusa’". La chiosa finale arriva dal sindaco Luca Vecchi: "L’ennesima dimostrazione dell’investimento di Reggio per un’educazione di qualità. Una bella scuola e innovativa sul piano tecnologico nonché ripensata nell’organizzazione degli spazi interni ed esterni, è un valore aggiunto per tutta la città".

dan. p.