MATTEO BARCA
Cronaca

Dalla Romagna a Roma in bicicletta. Il Giubileo dei pellegrini su due ruote

Cinque amici, due originari della Bassa e due della montagna, hanno raggiunto insieme la Capitale "Si attraversano tre regioni, con paesaggi meravigliosi. Un’esperienza unica nonostante la fatica".

Cinque amici hanno raggiunto Roma, partendo da Rimini, in mountain bike percorrendo 520 km. Il gruppo era formato da Roberto Villani, Mauro Bellotti (di San Martino in Rio), Giorgio Mussini di Reggio, i fratelli Paolo e Franco Valcavi e Giuseppe Sassi (originari di Montalto di Vezzano).

"Abbiamo percorso prima il cammino di S. Francesco (da Rimini al santuario della Verna) e dopo il cammino della via Romea Germanica fino a Roma. La partenza del nostro ciclo Giubileo della speranza è stata dall’Arco di trionfo di Augusto di Rimini. La prima tappa è terminata a Fragheto, un borgo dell’Appennino romagnolo dove abbiamo pernottato nella casa vacanza autogestita".

Le due tappe per arrivare al santuario della Verna sono state impegnative e faticose perché il cammino di San Francesco si snoda attraverso strade sterrate, carrarecce e sentieri con quasi 3.000 metri di dislivello in salita. Hanno pernottato alla Verna e la cena è stata condivisa con pellegrini provenienti da Hong Kong. Per le altre sette tappe fino a Roma hanno seguito i segnali della via Romea Germanica.

Un tragitto che si è rivelato "molto interessante – dice Giuseppe Sassi – dal punto di vista paesaggistico e storico".

"Si attraversano tre regioni: Toscana, Umbria e Lazio; importanti città come Arezzo, Orvieto e Viterbo e tantissimi borghi medievali – spiega –. Giunti a Roma non è mancata la foto di rito in piazza San Pietro, poi ritiro del Testimonium, attestato che possono ritirare all’interno della Basilica di S. Pietro i pellegrini che hanno percorso 100 km a piedi o 200 km in bici purché in possesso della credenziale con i timbri che hanno raccolto lungo il cammino".

I cinque ciclisti hanno concluso il ciclo Giubileo recandosi all’Arco di Costantino a Roma. "Dopo il Giubileo della misericordia percorso nel 2016 dagli stessi partecipanti, anche questo Giubileo della speranza è stata un’esperienza coinvolgente e interessante nonostante le fatiche, la pioggia, gli imprevisti, ma sempre superati con la solidarietà e l’aiuto reciproco dei compagni di viaggio". Un’avventura tutta da vivere, con il rientro a Reggio del gruppo avvenuto in treno.

Matteo Barca