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Daniele Cottafavi, 55 anni, sposato due figli, dirigente scolastico del liceo Matilde di Canossa e diacono
Diacono e preside: una vita che scorre su due binari che s’incontrano nelle relazioni. È Daniele Cottafavi, 55 anni, sposato due figli, dirigente scolastico del liceo Matilde di Canossa. Lo scorso 9 novembre è stato ordinato diacono dall’arcivescovo Giacomo Morandi, nella cattedrale di Reggio con altri 5 confratelli: Paolo, Andrea, Antonio, Luigi e Stefano.
Come è nata la sua vocazione? "Il percorso verso il diaconato è iniziato 4 anni fa quando, nella mia parrocchia, sono state fatte le ‘indicazioni per il diaconato’. La comunità ha espresso i nomi di persone che avrebbero potuto iniziare questo cammino. Grazie al confronto con il parroco, gli amici e, soprattutto, con mia moglie, con qualche momento di incertezza, abbiamo iniziato il percorso. Dopo un primo anno di incontri di discernimento e 3 di studi teologici sono giunto all’ordinazione. Nel cammino di formazione siamo stati accompagnati da don Daniele Moretto e da un diacono con la sua sposa, Gino e Sandra. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci e camminare insieme, anche con le altre coppie, interrogandoci sulla nostra vocazione al diaconato (non solo individuale ma dell’intera famiglia)".
Nel liceo che dirige come vive questo doppio ruolo, come è stata accolta la sua scelta? "A scuola sono presenti diverse sensibilità rispetto ai temi delle scelte spirituali e religiose. Questo non costituisce un ostacolo al dialogo e confronto tra diversi punti di vista. Ci sono stati docenti, personale amministrativo, studenti e genitori che mi hanno manifestato la loro vicinanza".
Nel suo quotidiano essere diacono cosa comporta? "Nella quotidianità cerco di essere coerente, soprattutto, nelle relazioni con le persone che incontro. La maggior parte del mio lavoro a scuola si svolge in relazione con altri e questo è per me di centrale importanza nel cercare di testimoniare ciò in cui credo, pur essendo consapevole dei miei limiti e dei miei difetti".
Cosa ha provato quando è stato ordinato diacono? "Quella giornata è stata una festa ricca di grandi emozioni non solo per il dono della grazia del Sacramento ma per la grande partecipazione di persone, anche della scuola, di numerosi colleghi dirigenti scolastici che mi hanno manifestato vicinanza anche da parte di chi non condivide il cammino di fede. Ricorderò sempre questa giornata come un momento fondamentale di gioia e di grande responsabilità per gli impegni e, soprattutto, la testimonianza della quale mi sento responsabile".
Mariagiuseppina Bo