Daniele Franci e le violenze sessuali a Reggio Emilia, 'giochi' estremi nella foresteria

È stato uno dei suoi allievi a denunciarlo. "Mi ha quasi strangolato". Poi l'arresto. Altri ragazzi tra i 17 e i 22 anni avrebbero confermato le violenze, al vaglio anche le chat telefoniche

Daniele Franci

Daniele Franci

Reggio Emilia, 29 luglio 2022 -  Una villa della metà del Settecento, dentro un parco con alberi secolari. È a Pieve, nella sede del centro teatrale ‘Étoile’, protetta dal verde e con tante luci tonde a terra, immersa un’atmosfera onirica che sfida il traffico, che si sarebbe consumata la maggior parte degli episodi di abusi sessuali – alcuni su minori – per i quali Daniele Franci, 45 anni a dicembre, originario di Correggio, ieri mattina è stato arrestato dai carabinieri. È lui, da molti anni, il direttore artistico di quest’associazione culturale no profit, che promuove laboratori e spettacoli teatrali.

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Sarebbe lui l’uomo che, secondo l’ipotesi investigativa, forte del proprio ascendente sui giovani come figura-guida, avrebbe attirato a sé almeno una decina di giovanissimi, per poi approfittare di loro. Per farlo sarebbe ricorso a modi subdoli, facendo leva sulle loro velleità artistiche e lusingandoli come suoi allievi prediletti. Attualmente i ragazzi, tutti maschi, hanno tra i 17 e i 22 anni: si tratta di quattro minorenni e sei maggiorenni, che figurano come presunte vittime anche se non tutti tra loro finora hanno sporto denuncia. Alcuni sono reggiani, mentre altri sono di diverse parti d’Italia dove sarebbero avvenuti alcuni abusi. Il timore che serpeggia tra gli inquirenti è che ve ne siano anche altri, che finora non hanno voluto aprirsi per ritrosia o paura.

A metà aprile il primo a rivolgersi ai carabinieri è stato un maggiorenne: da qui sono state avviate le indagini, coordinate dal pm Valentina Salvi della Procura, ora guidata da Calogero Gaetano Paci.

Del ragazzo ha colpito uno strano mix: da una parte una sorta di adorazione verso il maestro Franci, dall’altra il dolore per non riuscire più a sopportare il peso delle violenze durante la sua permanenza all’Etoile. Nel complesso di Pieve è infatti allestita un’ala per l’ospitalità. E anche una camera da letto per Franci: in questa stanza lui avrebbe perpetrato la maggior parte degli abusi contestati. Compresi quelli sull’allievo, tra ottobre 2020 e il maggio successivo, in un caso culminati in una pratica estrema quanto pericolosa: lo strangolamento, fino a farlo quasi svenire.

Esausto dalla situazione, il ragazzo ha poi deciso di denunciare. Ed è emerso che si era confidato con alcuni ex compagni dell’Etoile: confrontandosi, avrebbero scoperto di essere stati al centro delle stesse attenzioni sessuali da parte di Franci. I carabinieri hanno ascoltato le presunte vittime ed esaminato le chat sui cellulari. Contro la volontà di alcuni ragazzini, sarebbero stati consumati rapporti sessuali completi. In altri casi si sarebbe trattato di altre pratiche più leggere, come baci, carezze o palpeggiamenti anche molto spinti. Gli abusi sarebbero avvenuti non solo nel centro Etoile, soprattutto nella camera di Franci e in un caso in quella di un giovane. Ma anche durante rappresentazioni sceniche a teatro o nella sala costumi.

Per lui l’ipotesi di reato formulata è di violenza sessuale aggravata dalle condizioni di inferiorità psichica delle vittime, e in un caso dall’abuso di relazione di servizio perché un ragazzo operava con lui.

Ieri mattina i carabinieri hanno accompagnato Franci, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Dario De Luca, nel carcere di Modena, dove l’avvocato difensore Mariasilvia Grisanti dovrebbe incontrarlo oggi: "Al momento preferisco non rilasciare dichiarazioni - dice il legale - per la riservatezza che richiede una vicenda simile". Franci potrà raccontare la sua versione durante l’interrogatorio di garanzia.