"Date alla giovane la cittadinanza postuma Ha lottato per i diritti, con genuinità e coraggio"

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"Saman deve avere la cittadinanza italiana postuma. È stata una ragazza genuina e coraggiosa che si è battuta non solo per i suoi diritti ma anche per quelli dei figli nati da famiglie straniere che, come la sua, faticano a mettere da parte le tradizioni, e più in generale per i quasi due milioni di giovani che lo Stato non riconosce cittadini italiani". Ahmad Ejaz, giornalista di origini pakistane, si accoda alla richiesta avanzata sul giornale di domenica dalla direttrice di Qn-Il Resto del Carlino Agnese Pini: "Non aveva la cittadinanza di questo nostro Paese, eppure ha sacrificato la sua vita pur di essere italiana fino in fondo. Per questo Saman Abbas merita una cittadinanza alla memoria, al merito e al valore". Il giornalista pakistano continua: "Alle istituzioni chiedo di non cedere sull’estradizione dei genitori: il governo del Pakistan ha acconsentito a rimandare in Italia il padre, ma sarà difficile che rimandi la madre, perché la giustizia è restia ad estradare le donne. Ecco perché sono partiti". Inoltre, se il padre e il cognato – l’uomo che dal Pakistan ordinò che la giovane pagasse con la vita – saranno condannati in Pakistan, "esiste l’istituto del perdono da parte dei genitori: la madre potrebbe perdonare il marito e il fratello per l’omicidio della figlia e farli uscire". Ejaz spiega che iIl problema "è la giustizia, che è debole, al contrario della polizia e delle tradizioni. Ad esempio, si può scarcerare qualcuno pagando tangenti. Lo zio di Saman poi è un alto funzionario di polizia. Insomma non è difficile immaginare che se l’Italia si accontenta di aver ritrovato il corpo, condanna il caso di questa ragazza all’impunità".