I ENRICO BARBETTI
Cronaca

Davanti alla padrona. Il cane vola nel dirupo: "È vivo per miracolo, ringrazio i soccorritori"

Succiso, il meticcio Zenith cade nel vuoto per un centinaio di metri "Rimbalzava come un bambolotto, è stato terrificante".

Davanti alla padrona. Il cane vola nel dirupo: "È vivo per miracolo, ringrazio i soccorritori"

Sharon D’Anzi con il suo Zenith. un po’ abbacchiato. A destra, sul mezzo di soccorso

di Enrico Barbetti

"L’ho visto rimbalzare tre o quattro volte sulle rocce, come fosse un bambolotto di pezza. È stato terrificante". Sharon D’Anzi, trentenne psicologa di origine medicinese residente a Bologna, è ancora scossa, ma riesce a sorridere mentre abbraccia il suo cane Zenith, meticcio di 9 anni e 15 chili, sopravvissuto miracolosamente a una brutta avventura in montagna. Domenica Sharon, insieme a un’amica e al suo compagno a quattro zampe, era impegnata in un’escursione alle pendici dell’Alpe di Succiso, quando è avvenuto l’incidente, poco lontano da dove appena due settimane fa è precipitata e morta l’infermiera bolognese Valentina Fino.

"Siamo partite da Succiso Nuovo e abbiamo percorso i sentieri 655 e 673 – racconta –. Arrivate al passo di Pietra Tagliata abbiamo trovato un tratto di ferrata di cui non eravamo al corrente, quindi ci siamo fermate per verificare il sentiero alternativo. Zenith si è portato un po’ più avanti, l’erba deve averlo confuso e non si è accorto del vuoto che aveva sotto. È scivolato e ha preso velocità, precipitando per un centinaio di metri e sbattendo ripetutamente sulle rocce. Io ero terrorizzata, siamo scese a cercarlo e, mentre pensavo al peggio, lo abbiamo trovato seduto. Sotto c’era un signore, Alessandro Schiavi, che voglio ringraziare pubblicamente, che ha assistito all’incidente e assieme ad altri escursionisti ci ha aiutato a portare Zenith in braccio fino al passo Ospedalaccio, dove ci è venuto incontro il Soccorso alpino con un mezzo fuoristrada: sono stati semplicemente fantastici e l’aiuto ricevuto è stato fondamentale".

La disavventura si è chiusa con il lieto fine: i tecnici del Soccorso alpino della stazione Monte Cusna hanno infatti accompagnato il cagnolino all’ambulatorio veterinario della dottoressa Loretta Boni a Castelnovo Monti, dove è stato preso in cura. "Zenith è stabile, cammina e non è in pericolo di vita – rassicura la veterinaria –. Ha diversi traumi e ha passato una notte difficile, ma non ha alcuna frattura: un vero miracolo".

Sui social network, come sempre avviene in questi casi, la padrona di Zenith è stata presa di mira dai soliti leoni da tastiera per avere portato il cane in alta montagna. "Alla veterinaria ho detto: ’Non verrò mai più in montagna’ – racconta Sharon –. Ma lei mi ha riposto: ’E perché? I cani amano la montagna, se vuole andarci devi portarlo, purché sia fatto in sicurezza’. Zenith in realtà è molto esperto ed è stato pure sull’Adamello e sul Gran Sasso senza problemi. I soccorritori mi hanno detto che in quel luogo sono già avvenuti incidenti ad altri tre cani, due dei quali morti. Per quanto mi riguarda, non uscirò più senza imbrago di soccorso per il cane e sempre con la ’lunghina’ (guinzaglio lungo, ndr) attaccata, ma in quel momento eravamo ferme per riposarci e studiare il percorso e gliel’avevo tolta. Adesso per fortuna sta bene. È stato un miracolo".