Cronaca"Devo fare una visita Agende chiuse da 8 mesi"

"Devo fare una visita Agende chiuse da 8 mesi"

Una donna di Sant’Ilario racconta le difficoltà per prenotare un consulto medico "Io e mio marito siamo andati a più riprese in farmacia: nulla da fare"

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"Sono ormai passati otto mesi da quando ha provato a prenotare una visita medica, senza aver ancora avuto successo". Così Maria Rosaria Polito, 56 anni residente a Sant’Ilario, si è affidata a un gruppo Facebook di zona per cercare riscontro da chi, magari, si fosse trovato nella stessa situazione. Sotto al post, nei commenti, ha ricevuto tanta solidarietà da cittadini che hanno dovuto misurarsi con le liste d’attesa reggiane.

"Spostati su Parma, io ho fatto così" risponde un’utente. "Ogni volta, in farmacia, mi dicevano che non c’era posto - ha raccontato poi la signora Polito -. Sono anche dovuta tornare dal mio medico curante per farmi rinnovare la ricetta, che giustamente dopo sei mesi era scaduta". Non è stata questione di preferire una sede a un’altra, una struttura più vicina rispetto a un distretto magari un po’ fuori mano. La signora Polito, o il marito, si sono presentati più volte in farmacia, pensando che ‘tenere marcata’ la lista d’attesa potesse servire a intercettare una disdetta, un colpo di fortuna insomma, ma nulla di nuovo.

"Al momento non vedo altra soluzione se non rivolgermi al privato, pagando". "Ah se vai a pagamento il posto lo trovi subito, vedrai" ha risposto una donna sotto il suo post. Non fa una piega a logica, ma a livello di servizio eccome.

"Io devo prenotare una visita cardiologica e sono quattro mesi che non hanno i calendari, tutto ciò è assurdo" incalza un’altra utente Facebook.

"Io per una visita reumatologica ci ho messo due mesi, con mio marito attaccato al telefono tutti i giorni".

Storie diverse che suonano, però, tutte uguali. "Anch’io ho l’esenzione e come lei non mi sembrava giusto andare nel privato, ma per un esame urgente è stata l’unica soluzione".

La signora Polito, per il suo tipo di patologia, ha infatti il diritto di non pagare il ticket ospedaliero: "Con le agende sempre chiuse però, non vedo altri modi di poter fare questa visita, se non pagando - ribatte -. Oltre al fatto che, com’è evidente, non sono l’unica ad avere questo problema e come io fatico a trovare posto per una visita allergologica, magari c’è chi ha bisogno di visite ancora più urgenti. Trovo che sia molto ingiusto".

Giulia Beneventi