"Devo pagare nonostante il ricorso vinto"

La storia di Alberto Grasselli: "Verbale ingiusto, il giudice di pace mi ha dato ragione. Ma le spese legali sono comunque a mio carico"

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"Ho vinto un ricorso contro il Comune per una multa ingiusta, subìta. Però le spese legali devo comunque pagarle io... Ma che giustizia è?". È la protesta di Alberto Grasselli, 57 anni. Il verbale risale all’11 febbraio scorso. "La targa della mia auto è associata a due permessi per invalidi dei miei genitori. Il primo intestato a mio padre – che purtroppo è deceduto il 28 febbraio – scadeva nel 2025, il secondo aveva la dicitura ‘indeterminato‘, ma è scaduto nel 2019. Già questo è un ossimoro... Comunque, la contravvenzione è stata elevata perché l’auto era stata lasciata negli stalli blu in via Grillenzoni, di fianco alla casa dove viviamo. Purtroppo nella strada vi è solamente uno stallo per disabili ed è spesso occupato. Ma comunque, chi espone il permesso disabili non è soggetto alla limitazione oraria", racconta Grasselli. Ma gli accertatori emettono un verbale da 29 euro. Grasseli però non ci sta e presenta ricorso, depositato il 28 giugno.

Il giudice di pace di Reggio, Silvia Tanzi gli ha dato ragione con una sentenza emessa il 22 settembre scorso, accogliendo il ricorso e annullando la multa. "Peccato però che mi sarebbe convenuto pagare la contravvenzione da 29 euro piuttosto che i 180 euro di ricorso più i bolli. Io l’ho fatto per una questione di principio, ma mi chiedo che giustizia sia questa...".

L’avvocato Paola Soragni che lo ha assistito nel ricorso spiega: "A un cittadino purtroppo non conviene fare causa. È un brutto messaggio, ma apprezzo chi come Grasselli si faccia valere per una questione di giustizia".

Infine Grasselli denuncia anche un altro aspetto. "Quattro giorni dopo la multa – svela – ho chiesto ragguagli sul rinnovo del permesso invalidi di mia madre all’ufficio Ztl di via Fratelli Manfredi e mi è stato risposto che non potevo prendere appuntamento con loro perché privo di green pass...". E qui la legale Soragni che è anche consigliera comunale del M5s si infuria: "Il green pass non è più obbligatorio, i servizi pubblici devono essere attivi al 100%. Non devono più nascondersi dietro questa scusa, farò i dovuti accertamenti su questa storia".

Daniele Petrone