Reggio Emilia, disabile in carrozzina ma senza il tesserino. Multato

L’accertatore della sosta non ha desistito neppure dopo aver visto le sue condizioni. A pagare sarà il negoziante da cui l’uomo era andato

Il disabile multato insieme all’amico che lo ha accompagnato nel negozio

Il disabile multato insieme all’amico che lo ha accompagnato nel negozio

Reggio Emilia, 19 gennaio 2020 - Ha accompagnato in auto un suo amico disabile a comprare un paio di pantaloni, parcheggiando in uno stallo riservato ai portatori di handicap, senza però esporre il tesserino arancione di cui, il disabile che accompagnava, non è in possesso non avendo un mezzo proprio. Neanche il tempo di entrare nel negozio ed è arrivato un accertatore della Tea, il quale ha stilato il verbale di contravvenzione di 29 euro. Anche davanti al giovane effettivamente in carrozzina, l’accertatore è stato irremovibile. A nulla sono valse le proteste dei titolari dello Sport Service che poi hanno deciso: "La multa la paghiamo noi, ma è allucinante quanto accaduto. Dove sta il buonsenso?".

I fatti risalgono a due giorni fa, in viale dei Mille, nello storico outlet reggiano. "Sono venuto da Bologna per questo ragazzo in carrozzina che vive nel convento dei frati cappuccini in via Ferrari Bonini – racconta Andrea –. Aveva bisogno di vestiti e così l’ho accompagnato a comprarli. Ho parcheggiato davanti al negozio e siamo entrati. Neanche due minuti e mi è stata fatta la multa perché non vi era esposto il tesserino che viene rilasciato alle persone disabili. Che non possiedo perché vengo a trovare questo ragazzo amico di famiglia una volta ogni tanto e non ha l’accompagnamento, quindi non ha neppure il tesserino. Purtroppo il verificatore non ha voluto sentire ragioni neppure davanti all’evidenza della disabilità. Ho provato a dirgli che avrei spostato l’auto senza problemi e che avrei pagato anche il biglietto per la sosta, ma niente da fare. Sono molto offeso e dispiaciuto perché si è dimostrato di una durezza di cuore disarmante. Non credo che mancassero questi pochi spiccioli alle casse del Comune di Reggio per sopravvivere…".

Imbufaliti anche i proprietari della boutique. "Abbiamo provato a far valere le nostre ragioni all’accertatore, ma niente da fare – spiega con rabbia, la titolare Tiziana – Purtroppo la persona che ha stilato il verbale la conosciamo bene e qui nel quartiere ha avuto discussioni con tutti. Va bene far rispettare le regole, ma non sulla pelle di chi ha delle disabilità e senza un minimo di buonsenso che dovrebbe sempre esserci".

E così lo Sport Service ha deciso di rispondere con un atto di bontà: "Ci siamo fatti lasciare la contravvenzione e penseremo noi a saldarla. Ma non potevamo tacere di fronte a quello che è un vero e proprio sopruso".