
I ragazzi con i prodotti del progetto ’A scuola con il pomodoro’
La ricerca oncologica è preziosa e fondamentale, così come la scuola e il diritto all’istruzione. Noi ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Castellarano quest’anno, grazie al sostegno di Fondazione Iris Ceramica Group, abbiamo aderito a ’Scuole amiche della ricerca’, il progetto di Fondazione Umberto Veronesi Ets dedicato alla divulgazione e prevenzione nelle scuole. Quest’ultima è un’eccellenza nel sostegno alla ricerca scientifica. In più di vent’anni questa fondazione ha creato le basi per un nuovo modello di sviluppo della scienza, introducendo una novità nel nostro paese: investire nella cultura scientifica per creare una nuova generazione di scienziati e di cittadini consapevoli dei progressi della ricerca.
Infatti, durante gli incontri proposti, i ricercatori e divulgatori hanno illustrato diverse nozioni scientifiche, per sensibilizzarci riguardo l’inquinamento atmosferico: una minaccia invisibile che non va sottovalutata né dimenticata, in quanto incide significativamente sulla qualità della vita e sul benessere umano, soprattutto in contesti urbani. Attraverso il webgame sviluppato da Fondazione Veronesi, ’Smogville, fino all’ultimo respiro’, abbiamo potuto esplorare le cause dell’inquinamento e compiere delle scelte capaci di influenzare il destino dei personaggi del gioco. In questo modo abbiamo capito i rischi e le patologie che l’inquinamento potrebbe provocare e come, con alcuni semplici comportamenti, possiamo limitarli notevolmente.
Un altro progetto interessante proposto è stato ’A scuola con il pomodoro’: un’opportunità per noi ragazzi di essere ambasciatori di una raccolta fondi che permette di acquistare delle confezioni con all’interno tre latte di pomodoro e una piccola bustina di semi dello stesso. Ma perché proprio il pomodoro? Non solo perché ricco di vitamina C, folati, potassio e carotenoidi, ma anche perché è protagonista del progetto di raccolta fondi nazionale ’Il pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente’, il cui ricavato permette di sostenere la ricerca nel campo dell’oncologia pediatrica. Quest’attività in prima persona ci ha profondamente colpiti e ci ha fatto riflettere. Abbiamo scoperto l’importanza del lavoro dei ricercatori, inoltre abbiamo capito quanto sia giusto e doveroso sensibilizzare i giovani sull’importanza della ricerca e sulla necessità di dare il proprio contributo, affinché questi studiosi possano portare a termine i loro obiettivi.
Poter aiutare una famiglia con un piccolo gesto, come comprare dei pomodori, sembra impossibile, ma è vero. La ricerca è la chiave per combattere e rallentare queste terribili malattie: speriamo che il nostro piccolo contributo possa essere d’esempio a tutti i giovani come noi.
Classe II E Roteglia