Documenti falsi per ottenere il reddito di cittadinanza

I sospetti all'ufficio postale di Calerno hanno fatto scoprire l'irregolarità

Il reddito di cittadinanza (foto repertorio)

Il reddito di cittadinanza (foto repertorio)

Sant’Ilario (Reggio Emilia), 17 marzo 2021 – Quattro rumeni – due genitori di 51 e 41 anni, con i figli di 20 e 22 anni – sono stati denunciati dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza per truffa aggravata. Erano riusciti ad accedere all’accredito del reddito di cittadinanza pur non avendone diritto. I quattro stranieri, esibendo falsa documentazione dell’Inps di Milano, avevano ottenuto il beneficio economico. Avevano dichiarato di aver dimorato almeno dieci anni in Italia, mentre il loro accesso al nostro Paese era finalizzato solo alla riscossione del denaro, usando oltretutto dei codici fiscali falsi. In tutto hanno ricevuto circa seimila euro di denaro pubblico, che invece non erano dovuti. L’indagine è partita dalla segnalazione dell’Ufficio postale di Calerno, arrivata ai carabinieri per sospetti sulla regolarità dei documenti presentati per riscuotere il denaro. La famiglia rumena è stata denunciata e l’erogazione di denaro bloccata. Si tratta dell’ennesimo caso emerso su reddito di cittadinanza erogato a persone che non hanno alcun diritto di avere quel denaro pubblico. “Questi truffatori – dicono i parlamentari Spadoni, Zanichelli e Mantovani, del M5S – sono un insulto ai reali percettori del reddito di cittadinanza che, sul territorio reggiano sono 9.862. Le famiglie in totale sono 4.129, con una media contributo di 506 euro e di 477 euro per la pensione di cittadinanza, si aggiunge inoltre un contributo integrativo sulla stessa pensione di 228 euro”. I soldi illecitamente ricevuti dovranno essere restituiti.