
Provvidenziale la presenza del paziente in ospedale: ogni minuto è prezioso
Reggio Emilia, 21 maggio 2025 – Da alcuni giorni lamentava un fastidioso dolore al braccio sinistro, ipotizzando fosse dovuto allo sforzo legato ad alcuni lavori d’artigiano che aveva effettuato di recente. Ma non trovando rimedi, ha deciso di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla per un accertamento. Una scelta che gli ha salvato la vita. Mentre si trovava seduto nel triage, in attesa di essere chiamato per la visita, è stato avvicinato da un operatore di Croce rossa, che ha notato la sofferenza in quel paziente.
E quando l’uomo, italiano di 62 anni abitante nella Bassa, ha confidato di avere pure un dolore alla schiena, è subito emerso il sospetto di una crisi cardiaca in atto. Appena il tempo di avvisare l’infermiere di turno, che il 62enne si è accasciato, privo di sensi e in arresto cardiaco. La sua fortuna è stata quella di trovarsi proprio in ospedale: in un baleno è stato portato in ambulatorio per essere trattato con il defibrillatore. È bastata una scarica per far ripartire l’attività cardiaca. Dopo alcuni minuti il paziente era già sveglio, cosciente e in grado di parlare. Se la crisi l’avesse colpito mentre si trovava anche a poche centinaia di metri di distanza dall’ambulatorio, molto probabilmente non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere al gravissimo malore. Subito dopo è stato trattenuto in ospedale e affidato agli specialisti della Cardiologia, ma in condizioni ritenute rassicuranti, fuori pericolo di vita. La decisione di recarsi in pronto soccorso quando il dolore non accennava a calare è risultata davvero fondamentale per evitare il peggio.