"Domani i controlli con studiosi di Unimore Sono zone carsiche, un crollo può accadere"

L’evento franoso alle Fonti di Poiano, per quanto possa essere un fenomeno naturale per le aree carsiche come quella dell’Appennino reggiano, ha destato grande preoccupazione tanto che, avvertiti, sono prontamente giunti sul posto il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli, e la geologa Alessandra Curotti, da sempre responsabile del settore.

"Si tratta di un crollo importante dovuto alla situazione di occlusione della bocca di uscita di una delle principali sorgenti - afferma la Curotti –, cose che possono accadere naturalmente nelle zone carsiche. Il crollo è conseguente alla pressione che si è creata all’interno per la massa d’acqua trattenuta dall’ostruzione della sorgente".

"Va considerato - prosegue la geologa - che le Fonti di Poiano sono alimentate da un vasto bacino acquifero. Abbiamo potuto accertare, attraverso studi, che entrano nelle sorgenti di Poiano anche le acque del fiume Secchia. A volte anche le pareti cedono e questo fenomeno ha provocato un crollo di rocce molto consistente che nei prossimi giorni andremo a valutare meglio".

"Martedì (domani, ndr) saremo alle Fonti di Poiano con studiosi dell’Università di Modena e Reggio con i quali curiamo da diverso tempo studi approfonditi sul fenomeno carsico del nostro Appennino. Sarà presente anche il professor Stefano Lugli, docente del gruppo speleologico universitario".

"Vedremo insieme - prosegue Alessandra Curotti - quello che è veramente accaduto, anche perché per i prossimi giorni è prevista la visita della Commissione per l’inclusione anche delle Fonti di Poiano nell’area Mab Unesco, sulla base della richiesta fatta dal Parco Nazionale dell’Appennino, in quanto inserite nei gessi triassici".

Il primo intervento da fare con urgenza, secondo la geologa Curotti, è quello del disgaggio, ossia rimozione delle pietre pericolanti del versante dal quale escono le sorgenti principali.

"Soprattutto dobbiamo fare una grande pulizia anche a valle – afferma la geologa –, rimuovere il materiale franato e cercare di ripristinare il ponte abbattuto e l’intero anello di raccordo con il ristorante. Si tratta di un percorso studiato apposta per disabili che deve essere ripristinato appena possibile. La località, che ospita il Centro Visita del Parco, è comunque fruibile dall’altro lato. Tra le varie ipotesi sulle cause dell’evento franoso, non si esclude l’eventuale aumento di portata dell’acqua di ingresso alle Fonti di Poiano. Un aspetto questo che dovremo approfondire, un fatto inedito comunque da valutare".

s.b.