Don Bruno Zinani morto di Covid: quarto lutto nel clero da inizio anno

Il parroco emerito di Cavazzoli aveva 91 anni

Don Bruno ZInani aveva 91 anni

Don Bruno ZInani aveva 91 anni

Reggio Emilia, 13 gennaio 2021 – La Chiesa reggiano-guastallese piange la scomparsa di un altro sacerdote. Si tratta del quarto decesso nel clero locale dall’inizio dell’anno. Nella tarda serata di ieri è infatti deceduto don Bruno Zinani, parroco emerito a Cavazzoli, in città. A inizio anno era stato trovato positivo al coronavirus. Aveva 91 anni. La prima settimana di malattia don Zinani l’ha trascorsa in casa, nella canonica di Cavazzoli. Sabato scorso, a seguito di una crisi respiratoria, era stato ricoverato nell’ospedale di Scandiano, in condizioni molto gravi.

Era nato il 22 aprile 1929 a San Savino di Castelnovo Sotto. Era stato ordinato sacerdote nel 1954, nello stesso anno di Camillo Ruini, poi diventato cardinale. Il suo primo incarico da presbitero lo aveva portato a servire la comunità di Rubiera come vicario cooperatore (dal 1954 al 1961). In seguito don Bruno era stato vicario cooperatore nelle parrocchie di Regina Pacis in città (1961-1962) e di Bibbiano (1962-1963). Nel 1964 don Zinani era diventato parroco della comunità di Ognissanti a Cavazzoli, incarico che ha mantenuto per quasi 50 anni, fino al 2013.

“Era un educatore - ricorda don Daniele Casini, parroco a Pieve Modolena, San Pio X, Roncocesi e Cavazzoli – e negli anni del suo parrocato aveva vissuto con zelo il suo ministero, in prima persona e vicino ai giovani e alle famiglie. In tanti, a Cavazzoli, ricordano le uscite fatte insieme a lui per raccogliere carta e ferro o i giochi nella pista parrocchiale”.

Don Bruno aveva un registro con le date di nascita di tutti i parrocchiani e in occasione di compleanno o onomastico telefonava o inviava un messaggino augurale. Aveva appuntato anche gli anniversari di morte di tutti i parrocchiani e ogni giorno celebrava la messa per una o più persone. Prima di celebrare la messa avvisava i parenti e li invitava a partecipare. Era il suo modo, da parroco emerito, per mantenere le relazioni con le persone. La salma viene trasferita nella chiesa di Ognissanti a Cavazzoli. Domani, giovedì 14 gennaio alle 14, nella stessa chiesa si svolgono i funerali. Nel rispetto delle misure anti-Covid i posti disponibili in chiesa sono sessanta.