Le critiche del gruppo consiliare di minoranza ‘Carpineti civica’, in particolare dal capogruppo Patrick Fogli, sui maggiori costi che si stanno accumulando a seguito anche del mancato perfezionamento del passaggio della Casa di Riposo di Poiago da Asp Don Cavalletti ad Asc Appennino Reggiano, colpiscono nel segno gli amministratori dei Comuni dell’Unione Appennino. Fogli segnala già un disavanzo di 40mila euro, dovuto a un ritardo nell’attuazione del piano economico-finanziario, oltre ai 400mila già causati dal passaggio da un ente all’altro ha già causato 400mila euro di ’buco’. "Quando parliamo di questo passaggio della Don Cavalletti – risponde il Presidente di turno dell’Unione Comuni Appennino, Elio Ivo Sassi – dobbiamo tenere presente che coinvolge tutti i 7 Comuni dell’Unione, e quindi molti adempimenti burocratici complessi: è impensabile che avvengano in termini di immediatezza. Il Comune di Casina, ad esempio, non ha ancora deliberato in merito. Eravamo consapevoli fin dall’inizio della complessità del percorso. Poi per portare avanti questo cambiamento sono stati necessari diversi incontri con i Sindacati. Ricordiamoci che stiamo parlando di un servizio che coinvolge persone con le loro necessità ed esigenze, che siano dipendenti o ospiti della struttura. Non è una catena di montaggio: sono persone, e la burocrazia ha il suo peso".
Secondo il Presidente Sassi, non si può valutare l’andamento di un servizio come questo con un’ottica stringente sui costi, sui ricavi e sui debiti, occorre una visione molto più ampia. "Bisogna anche tenere conto – conclude – dei posti convenzionati, il cui costo ricade anche sull’Ausl non solo sui comuni. Quello che posso dire è che i debiti accumulati saranno spalmati negli anni. Tutti insieme come Sindaci dell’Unione stiamo cercando di mettere mano a una situazione che era oggettivamente problematica, con l’obiettivo di migliorarla. La stiamo affrontando insieme con l’impegno di tutti. Le critiche continue di certo non aiutano nessuno".
Settimo Baisi