"Dopo il Covid siamo di nuovo nell’incertezza"

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Federico

Riccò*

Quello del caro energia è diventato il principale argomento di discussione a qualunque livello, ormai non ci si chiede più "Come stai?" ma "Quant’è che paghi di luce e gas?".

Questo per dire che quello che sta accadendo tocca le tasche di tutti, nessuno escluso. Ovviamente l’impatto delle utenze aumentate di 3, 4, 5 volte in un anno (e non è finita qui) ha dato un’ulteriore mazzata al settore della ristorazione che arriva da due anni di tribolazioni Covid.

Diciamo che durante la crisi pandemica, tutti sapevamo di dover gestire le nostre aziende cercando di sopravvivere perché dopo la tempesta sarebbe arrivato sicuramente il bel tempo e tutto sarebbe ripreso, magari anche meglio di prima.

Purtroppo però, è arrivato il conflitto in Ukraina, che ci ha scombussolato tutti i piani della ripartenza e soprattutto ci ha messo davanti ad una grande incertezza. Quanto durerà la guerra? Quanto aumenteranno ancora i prezzi? Ma soprattutto, quale sarà il comportamento dei nostri potenziali clienti nel prossimo futuro? Perché un’azienda può con fatica e sacrifici assorbire, per un determinato periodo di tempo, gli aumenti dei costi, che sono certi, ma non sarà mai in grado di farlo se vengono a mancare anche gli incassi che dipenderanno dalla capacità di spesa dei consumatori ed in particolare alla propensione a pagare per cose "superflue" come andare al ristorante. E quello che succederà su questo fronte nei prossimi mesi nessuno lo sa.

Se posso fare un paragone, ci sentiamo con le nostre aziende come in viaggio all’interno di un fitto banco di nebbia: se rallenti troppo o ti fermi rischi di essere travolto (dai debiti), se acceleri (aumenti gli investimenti) rischi di finire nel fosso.

Forse l’unica cosa da fare è stringere bene il volante, usare la massima attenzione alla strada ed ai segnali esterni e sperare che finisca tutto il prima possibile… e se la nebbia non finisce mai allora vuol dire che siamo passati dal dramma all’horror!

*portavoce dell’associazione Ristoratori Reggiani

e titolare di Bottega 39