Collagna (Reggio Emilia), 18 gennaio 2025 - Una truffa nella truffa. E’ accaduta a una pensionata novantenne di Collagna, nell’Appennino reggiano, lo scorso ottobre. Ma le indagini dei carabinieri hanno portato al presunto autore del reato, un ventenne napoletano ora denunciato per truffa. L’anziana era stata contattata al telefono da un uomo, che falsamente si era presentato come carabiniere che annunciata un incidente stradale che doveva essere accaduto al figlio.
Ma lei, non avendo figli maschi, ha intuito il raggiro e ha riattaccato. Ma poco dopo ha ricevuto una seconda chiamata con la voce di un sedicente maresciallo dei carabinieri del paese, che riferiva di aver intercettato la precedente telefonata e di essere a conoscenza di quel tentativo di truffa ad opera di persone che, sempre secondo lui, erano da tempo al centro di serrate indagini.
Il falso maresciallo ha consigliato alla pensionata di consegnare quanto più denaro possibile ai truffatori, che a poca distanza sarebbero stati poi fermati dalle forze dell’ordine. L’anziana ha creduto a questa storia, preparando oro e denaro da consegnare ai malviventi, convinta che poco dopo avrebbe recuperato tutto quanto. Ha consegnato ai truffatori 200 grammi d’oro, un orologio di valore e tremila euro in contanti.
Poi è arrivata la telefonata del falso maresciallo, che confermata l’arresto e invitava la donna a recarsi in caserma per vedersi restituire ori e denaro. Ma quando la figlia della pensionata ha contattato i carabinieri (quelli veri) della locale caserma, si è scoperto che si trattava di una truffa studiata nei particolari. Grazie a una serie di indagini, che hanno compreso pure un riconoscimento fotografico, si è riusciti a risalire al giovane che aveva prelevato materialmente il bottino. Per lui, un ventenne campano, è scattata la denuncia alla magistratura per il reato di truffa.